“Houston, abbiamo un problema”. Il problema del partito democratico di Sessa Aurunca era Gennaro Oliviero. Problema risolto. Finalmente. Le politiche hanno spazzato via dal partito il presidente del consiglio regionale. E anche per i dem sessani il 25 settembre si è trasformato nel 25 Aprile. Che Oliviero remasse contro il Pd lo ho dichiarato apertamente lui stesso in un’intervista rilasciata a Campania Notizie (clicca qui). Assume quindi un significato politico particolarmente pregnante il risultato elettorale di Sessa Aurunca, un tempo roccaforte del timoniere dell’assemblea regionale. Qui i democrat ottengono uno dei migliori numeri del sud. Il partito tocca quota 16,5 per cento. Che va moltiplicato per quattro alla luce delle ostiche condizioni in cui si sono ritrovati a muoversi i dem. Oltre a Oliviero che ha fatto di tutto per determinare il flop del partito, incluse annesse e connesse telefonate a militanti e iscritti per “non votare per il Pd altrimenti ci sarebbero state conseguenze” (questa sì che è violenza, non mediatica ma politica), l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lorenzo Di Iorio ha sostenuto una candidata del centrodestra. Non a caso i seguaci di Oliviero e lui stesso dicevano in giro che il Pd non avrebbe superato il 5%. Insomma i democratici sessani hanno dovuto lottare contro tutto e tutti. Eppure il partito non solo ha tenuto botta ma addirittura ha riscosso uno straordinario successo elettorale incassando uno dei risultati migliori della provincia di Caserta e del Mezzogiorno.

Silvio Sasso e Stefano Graziano

“Il giorno dopo le elezioni, giusta o sbagliata, condivisibile o meno che sia, – osserva su Fb l’ex sindaco Silvio Sasso – si rinviene una risposta a tutto e il cammino storico e democratico riprende secondo le responsabilità indicate dal popolo. Auguri dunque a molti, vincitori compresi, ma tanti di più a Stefano Graziano, neo deputato della provincia di Caserta con cui unitamente al vice Presidente del Parlamento europeo Pina Picierno e ad altri ho percorso i mesi di preparazione alla campagna elettorale. Almeno da questo punto di vista è andata molto bene con una vera storia democratica che riparte a Sessa e in provincia di Caserta. Auguri anche a Susanna Camusso e alle nuove generazioni di democratici con cui si comincerà la ricostruzione dopo la svendita del nostro patrimonio politico e culturale. Auguri anche al senatore Franco Mirabelli, rieletto in Lombardia che nel 2016 realmente mi volle sindaco della mia amata Sessa. Grazie infine ai tanti che hanno condiviso questa battaglia. La bella politica ripaga da qualunque meschinità”. Silvio Sasso parla a nome dei veri democratici sessani, tra cui spicca il giovane Massimo Schiavone, che nonostante l’età ha già ricoperto la carica di presidente del consiglio comunale di Sessa Aurunca ed è stato candidato nel Pd alle ultime regionali con uno straordinario risultato elettorale. Ce ne fosse di giovani come lui. Quella candidatura non andò giù a Oliviero, anche lui in campo nelle fila dem. Il presidente del consiglio regionale tracciò una croce nera sul nome di Massimo Schiavone. Non pago, all’indomani del voto alle regionali, ordì la congiura ai danni dell’allora sindaco Sasso. E lo mandò a casa. Al suo posto ha piazzato Di Iorio, già uomo di Cosentino e notoriamente esponente di Forza Italia. Un capolavoro politico all’incontrario. Il Pd sessano si è preso la rivincita il 25 settembre. Un 25 Aprile per tutti i democratici veri. Un punto di partenza per ricostruire la comunità del centrosinistra distrutta a tavolino da Gennaro Oliviero. Houston, abbiamo un problema, ma lo abbiamo risolto. Per fortuna.

Mario De Michele

Silvio Sasso e Massimo Schiavone con i candidati del Pd alle politiche al termine della convention elettorale a Sessa Aurunca. Parteciparono centinaia di persone


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