Rumors sulla “salute di questa amministrazione”,in queste ore, inondano il mondo dei media cartacei e web. Molti sono generati dalla non giusta interpretazione di una mia manifestazione di buone intenzioni. Mi sconforta una “vecchia cultura politica”, chiusa al “nuovo”, che non coglie i veri obiettivi: far uscire il dialogo politico dalle secche di sterili polemiche su argomentazioni di basso profilo, certamente alimentate da ogni parte, e riportarlo nell’alveo fecondo della “normalità” di una politica nobile “Normalità” che significa: ricerca di obiettivi comuni nel perseguimento di benessere e dignità per la comunità amministrata. Se non lo facessi tradirei il primo fondamentale impegno assunto verso la città con il contratto-programma con il quale ho chiesto la sua fiducia, ampiamente ricevuta, e che, per quanti hanno memoria corta, rinverdisco qui di seguito: · garantire il coinvolgimento democratico il più ampio possibile delle forze vive della città per governare l’oggi e costruire insieme un futuro migliore, facendo tesoro di quanto ereditato dal nostro glorioso passato. · Tutti, portatori di interessi politici, culturali, sociali e civili, saranno garantiti a sedersi intorno ad un tavolo permanente di consultazioni, per condividere insieme una pianificazione strategica di sviluppo equilibrato, teso a promuovere lavoro, equità, sicurezza e benessere diffuso. · Accoglienza trasparente di passioni, idee, intelligenze e competenze offerte, senza distinzione alcuna di ruolo, mestiere, professione e colore, per conferire qualità e concretezza ai servizi da rendere alla città. Alla luce di questi principi, penso, si possa mettere una parola fine alle false speculazioni sulla mia manifestazione di buone intenzioni che scaturiscono da un impegno verso la città e non da una necessità di arginare debolezze. Dopo un anno impiegato nell’orientamento ed organizzazione della gestione corrente è il tempo di delineare il nuovo volto di Aversa del II millennio, Aversa della Scienza, della Giustizia, del Sapere, dell’Arte, che si coniughi empaticamente con Aversa dalle millenarie tradizioni. Noi potremmo da soli prefigurare questo nuovo volto di Aversa, ma essa sarebbe solo la nostra Aversa. La vera nuova Aversa non può che essere di Tutti. Ecco il vero spirito dell’impegno da noi assunto con la città: ci carichiamo tutto il peso del funzionamento della macchina comunale per assolvere il quotidiano, ma alla definizione del vero volto della città concorreranno quanti sapranno e vorranno farlo perché la città sia di tutti. Quindi il tavolo delle consultazioni è aperto, il tema è tracciato ed il suo primo capitolo è: PUC con le priorità: riordino delle periferie senza consumo di suolo; grandi parchi e riordino del verde (tema già caro ad altre forze politiche ); mobilità; centro antico.

Enrico de Cristofaro

Sindaco di Aversa

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