Assolta. «Oggi finisce un incubo durato 9 anni, sono felice che anche la corte d’appello abbia confermato la mia assoluzione piena». Lo ha detto l’ex ministro Nunzia De Girolamo, commentando il verdetto della corte d’appello sulla vicenda delle presunte irregolarità all’Asl di Benevento. «Voglio ringraziare chi, in questi anni terribili – aggiunge – mi è stato sempre vicino con affetto, a iniziare dalla mia famiglia. Resta senza dubbio l’amarezza per un linciaggio mediatico senza precedenti. Nessuno mi restituirà i nove anni di serenità, ma per fortuna esiste ancora una giustizia giusta ed oggi mi godo questo momento». Nel merito, interviene il difensore dell’imputata. «La Corte di Appello ha confermato la sentenza di assoluzione di primo grado che aveva già assolto perché i fatti non sussistono, e quindi non possiamo non esserne contenti anche se l’epilogo era fisiologico», afferma l’avvocato Domenico Di Terlizzi. E aggiunge: «Solo quello che definiscono un eccesso di zelo della procura beneventana ha portato a celebrare un processo di appello del tutto inutile». E però. «Restano nove anni di patemi e sofferenze, per richieste di condanna stratosferiche, otto anni di reclusione – sottolinea l’avvocato Di Terlizzi – insieme con le dimissioni di un ministro e una carriera politica interrotta. Tutto subìto essendo innocente. Speriamo che una riflessione venga fatta sulla possibilità di proporre appello contro le sentenze di assoluzione», conclude il legale.

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