”Un Paese che calpesta il 25 aprile e lo cancella e’ un Paese che non puo’ avere futuro”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha annunciato, parlando alla festa del partito a Reggio Emilia, che il Pd dara’ battaglia sulla proposta di accorpare le feste civili alla domenica contenuta nella manovra.

”Bisogna cancellare la vergogna – ha detto Bersani – di una scelta che con l’occasione della manovra se la prende con le feste civili. Abbiamo visto anche nelle celebrazioni del 150/o dell’Unita’ d’Italia che energia morale e civile puo’ dare il fatto di trovarsi raccordati al simbolo dell’unita’ e della Costituzione: non abbiamo altro patrimonio, che si voglia buttar via mi sembra demenziale. Siamo assolutamente contrari e ci faremo sentire”. Anche perche’, ha aggiunto Bersani, ”alla nostra domanda sui risparmi che possono esserci Tremonti ha risposto che devono ancora fare i conti. C’e’ da ridere per non piangere, ma credo che dovranno ripensarci perche’ la reazione dell’opinione pubblica e’ stata molto accesa”.

”Un governo deve avere la barra della situazione, questo governo deve mostrare di esserci, invece in questo frangente delicatissimo non solo fa delle ingiustizie ma fa anche confusione”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha commentato cosi’ il dibattito interno alla maggioranza sulle modifiche parlamentari alla manovra. ”Quando hanno finito di sparare ogni giorno delle novita’ – ha detto – verranno anche loro con degli emendamenti e si capira’ cosa vogliono fare, perche’ fin qui non l’ho capito. Ho visto che ne dicono tante, sono usciti dal Consiglio dei ministri unanimi e dopo due nanosecondi quella manovra non era piu’ di nessuno”. Bersani ha rilanciato anche le ‘controproposte’ del Partito democratico, ”che vanno sotto il titolo – ha ribadito – adesso paga chi non ha mai pagato. Da li’ non ci muoviamo”.

Dire che la manovra non abbia effetti sulla sanita’ ”significa dire una bugia”. Sostiene il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. ”C’e’ un meccanismo di torta a strati: c’e’ la manovra dell’anno scorso, quella di tre mesi fa e questa. Le due precedenti sulla sanita’ hanno messo un peso insostenibile: fra ticket, riduzione dei servizi, calo del lavoro e dei redditi e tasse che aumentano, la condizione dei cittadini normali sta subendo un colpo durissimo che mette in gioco un pezzo del nostro sistema di welfare. Su questo combatteremo”.

”Mettere il dito nell’unica cosa positiva avvenuta negli ultimi sei mesi, l’accordo del 28 giugno fra le forze sociali, e’ una irresponsabilita’ gravissima”, aggiunge Bersani che, parlando da Reggio Emilia, ha commentato gli effetti della manovra sui rapporti fra le forze sociali. ”Non so per quale forma di fanatismo – ha detto Bersani – questo governo e per lui questo ministro del Lavoro vada a mettere il dito in questo accordo. Non abbiamo avuto altra buona notizia negli ultimi sei mesi, arriva il governo e mette in discussione il punto di equilibrio che si era trovato. A beneficio di che cosa e con quale utilita’ per l’Italia non e’ dato sapere. Noi chiediamo che o quell’articolo venga tolto o che venga riformulato in modo da essere accettabile da tutti i contraenti del patto del 28 giugno”.

 

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