Tra una regola e l’altra, tutte rigorosamente anticovid, il rischio che non ci sia tempo e spazio per tutti per esprimere il voto diventa concreto. Ma procediamo con ordine, innanzitutto vediamo quali sono le regole alle quali attenersi il prossimo 20 e 21 settembre.

Italia al voto 51 milioni, sezioni 61.527. Ministero della >Salute e Ministero della Sanità hanno sottoscritto un ‘Protocollo di sicurezza’ per la situazione legata al Covid-19. 

1. Nei seggi percorsi distinti di ingresso ed uscita. Accessi contingentati negli edifici, aree di attesa all’esterno. 

2. Nei locali che ospitato i seggi almeno 1 metro di distanza tra gli scrutatori e quest’ultimi e gli elettori. 

3. Distanza di due metri nel momento in cui l’elettore toglierà la mascherina per il riconoscimento

4. Queste misure dovranno essere tenute in considerazione anche per il numero e la disposizione delle cabine elettorali.

5. Prima dell’insediamento del seggio dovrà essere garantita una pulizia approfondita dei locali, compreso ogni angolo o locale di cui è previsto l’utilizzo. 

6. Le stesse operazioni di pulizia dovranno essere ripetute al termine di ogni giornata elettorale. 

7. Le superfici di contatto come tavoli, cabine elettorali e servizi igienici dovranno essere periodicamente puliti e disinfettati. Disinfettante dovrà essere disponibile all’ingresso degli edifici e in ogni seggio.  

Allora: ingressi contingentati, ma i da disinfettare all’entrata e all’uscita dal seggio, riconoscimento facciale a due metri di distanza con mascherina abbassata, tre schede da votare, ed infine uscita da un ingresso diverso da quello attraverso il quale si è entrati. Diciamo che ad occhi e croce che, allo stato, difficilmente riuscirà ad accedere al seggio più di un elettore per volta. E che, mediamente, tra mani da disinfettare, riconoscimento, votazione e deposito nelle urne delle schede, ci si impiegherà non meno di due o tre minuti per elettore. Facciamo gli ottimisti e diciamo due. Considerando che siamo sui novecento elettori circa a sezione, in un comune che ha 20 sezioni e sui 17 mila elettori, per dare a tutti la possibilità di votare occorrerebbero qualcosa come 34 mila minuti. Tradotti in ore siamo a circa 567 ore. Diviso 20, significa che ogni seggio dovrebbe offrire la disponibilità di oltre 28 ore senza neppure la minima interruzione. Considerando che si vota dalle ore 7 alle ore 23 di domenica e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì, siamo ad un totale di 16 ore domenica ed 8 lunedì. Sommato fanno 24 ore disponibili, vale a dire quattro abbondanti in meno di quelle che occorrerebbero per dare la possibilità a tutti di votare. Certo non andranno ai seggi tutti gli elettori, ma già in partenza non ci sarebbe la possibilità di far votare tutti. E considerando le pause per disinfettare e il naturale rallentamento che si registra in alcune ore, anche ad essere ottimisti c’è da inorridire rispetto alle probabili code che si andranno a formare. Sotto un sole ancora estivo. E questo à tutto!

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