“Cosa chiedono i cittadini? Zero chiacchiere e risposte concrete ai problemi”. A pochi giorni dal voto alle comunali di Sant’Arpino, Giovanni Maisto tira le somme della campagna elettorale. Il candidato al consiglio di Risorgimento Atellano ha impostato tutto sul “porta a porta” proprio per avere il polso della situazione e recepire le istanze provenienti dal territorio. “La gente – dichiara Maisto – è stufa delle polemiche sterili e della propaganda. La cosa che mi rammarica di più è che i cittadini sono rassegnati, non hanno più speranze. La classe dirigente ha il dovere di ridare fiducia alla collettività. È un obbligo politico e civico. Senza speranza – sottolinea Maisto – non si va da nessuna parte, non c’è futuro”. Che fare? Sicuramente non è facile cambiare le cose dall’oggi al domani. Servirebbe la bacchetta magica. Che non ha nessuno. “Fare promesse irrealizzabili – osserva il candidato di Risorgimento Atellano – è il modo peggiore per far fronte allo sconforto generale che si riscontra tra la popolazione. Promettere mari e monti non fa altro che alimentare ulteriore sfiducia nei confronti della politica. La gente chiede cose semplici e fattibili, come un paese più pulito e vivibile. Ecco, garantire una maggiore vigilanza sullo svolgimento del servizio di igiene urbana è un risultato decisamente alla portata di qualsiasi amministrazione. Bisogna solo rimboccarsi le maniche”.

Giovanni Maisto

Maisto rifugge dalla demagogia. Rimarca che per rilanciare il territorio è necessario l’apporto di tutti. Anche dei cittadini. “Chi governa il paese deve avere maggiore sensibilità nel rapportarsi con la popolazione. Serve un dialogo costante con la base per mettere in campo politiche adeguate alle istanze provenienti dal basso. Ma anche la cittadinanza deve fare la sua parte, deve essere attiva, un pungolo costante all’amministrazione”. Anche sul piano programmatico Maisto ha le idee chiare. “Un polo culturale sarebbe uno strumento importante per cambiare pagina, consentirebbe, ad esempio ai giovani, di esprimere le proprie potenzialità. Se la classe dirigente instaurerà un rapporto diretto e assiduo con i cittadini sarà in grado di dare risposte più adeguate e celeri. In quest’ottica è importante la creazione di un Forum giovanile per aprire un tavolo permanente di confronto. Bisogna puntare molto sul coinvolgimento dei giovani nella vita pubblica. È il modo più efficace per contribuire a un radicale cambio di mentalità. Se verrò eletto – assicura Maisto – non perderò mai il contatto con la gente. Sarò sempre a stretto contatto con i cittadini per raccogliere le loro richieste”.

Mario De Michele

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