Non è possibile. Nemmeno nello scandaloso caso della cooperativa Eco l’opposizione ha avuto le palline, quelle grandi se le sognano, di chiamare in causa il sindaco di Cesa Enzo Guida. Cari esponenti della minoranza, se avete paura del primo cittadino dimettetevi, per il bene vostro e di quello della comunità. L’ennesima evacuazione nei pantaloni è avvenuta con la presentazione dell’interrogazione a risposta solo orale (scripta manent, non sanno nemmeno questo!) presentata da Amelia Bortone, Carmine Alma, Ernesto Ferrante e Maria Verde. Nonostante gli articoli a raffica di Campania Notizie, tutti documentati da una marea di allegati e atti ufficiali, nei quali emerge con evidenza solare la responsabilità politico-amministrativa di Guida il gruppo Uniti per Cesa non ha ritenuto opportuno di “interrogare” anche il sindaco. Ma si è limitato a chiedere lumi solo all’assessore alle Politiche Sociali Giusy Guarino e al segretario comunale. Ecco l’oggetto dell’interrogazione: “Presunto conflitto d’interessi nel ruolo di assessore del Comune di Cesa-affidamenti da parte dell’Ambito C6 e/o del Comune di Cesa”. Nel documento dell’opposizione vengono ricostruite, sulla base delle inchieste di Campania Notizie, le ormai note (grazie a noi) vicende riguardanti gli appalti vinti dalla coop Eco, finita lo scorso dicembre nel mirino della Dda di Napoli, e il rapporto di lavoro intercorrente tra la Guarino e alcune coop “satelliti” della Eco.

Giusy Guarino ed Enzo Guida

“Premesso che – si legge nell’interrogazione -da una testata giornalistica è emerso che l’Assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Guarino Giuseppina, ha svolto negli anni addietro e svolge tutt’oggi attività lavorativa con cooperative sociali che hanno avuto e/o hanno tutt’oggi rapporti lavorativi con l’Ambito C6 e/o con il Comune di Cesa; che dell’ambito C6 fanno parte i Comuni di Cesa, Aversa, Carinaro, Casaluce, Gricignano, Sant’Arpino, Orta di Atella, Succivo e Teverola, ed il Comune di Cesa è rappresentato proprio dall’Assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Guarino Giuseppina; che in particolare, alla Eco Società Cooperativa Sociale Onlus, con determina n°450 del 03/07/2020, con affidamento diretto del Comune di Cesa, veniva affidata l’organizzazione del Centro Estivo presso l’ex Casa del Custode della Scuola Elementare; che la Eco Società Cooperativa Sociale Onlus era rappresentata dalla dott.ssa Flauto Sofia, rappresentante anche di altre società cooperative, con le quali l’Assessore alle Politiche Sociali, dott.ssa Guarino Giuseppina avrebbe avuto rapporti lavorativi e, alle quali, sarebbero stati effettuati affidamenti e/o aggiudicazioni di servizi da parte dell’ambito C6; che affidataria di altri servizi presso l’ambito C6 risulterebbe anche la “Ker Società Cooperativa Sociale Onlus” della quale risulta consigliere dal 15/06/2020 il fratello dell’Assessore alle Politiche Sociali. Tanto premesso, in qualità di consiglieri comunali, al fine di chiarire ogni aspetto di una vicenda che appare inverosimile, con la presente chiedono – scrivono Alma, Ferrante, Bortone e Verde – all’Assessore alle Politiche Sociali dott.ssa Guarino Giuseppina di relazionare su eventuali rapporti lavorativi, passati o presenti, con tutte le cooperative che effettuano o hanno effettuato progetti con l’ambito C6 e/o con il Comune di Cesa nel periodo in cui la stessa ha rappresentato il Comune di Cesa in qualità di Assessore alle Politiche Sociali; di relazionare su eventuali affidamenti dell’ambito C6 e/o dal Comune di Cesa alla “Ker Società Cooperativa Sociale Onlus”. Tutto giusto. Tutto vero. Tutto dimostrabile. Ma è altrettanto giusto, vero e dimostrabile che la minoranza ancora una volta non è stata capace di affrontare di petto Guida. Lo temono. E lo fanno capire chiaramente. Alma, Ferrante, Bortone e Verde parlano dell’Ambito C6. Bene. È mai possibile che non sappiano che il rappresentante legale del Comune di Cesa nell’Ambito C6 è il sindaco Enzo Guida? Per legge il primo cittadino ha la facoltà (cioè può farlo oppure no) di delegare l’assessore al ramo. Ma il primo responsabile sia dal punto di vista politico-amministrativo, sia sotto il profilo giuridico di tutti gli atti assunti dall’Ambito socio-sanitario è sempre il sindaco. Lo dice la normativa. Eppure la minoranza fa finta di nulla. Paura, eh? Invece di fare “finte” interrogazioni sarebbe molto più utile che Alma, Ferrante, Bortone e Verde comprassero una bella scorta di pannoloni. Per motivi igienico-sanitari.

Mario De Michele

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