Giusy Guarino a un passo dall’addio alla giunta. All’indomani del consiglio comunale di mercoledì scorso (17 marzo), nel quale si è discusso del caso sollevato da Campania Notizie su tre concorsi indetti dall’Ambito socio-sanitario C6, la delegata ai Servizi sociali si è recata al municipio per gettare la spugna. Visibilmente provata da una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire la Guarino ha detto al sindaco Enzo Guida di aver già approntato la lettera di dimissioni e di volerla protocollare. Non si è trattato di una mossa tattica o di una “finta” alla Maradona. Era davvero fortemente intenzionata a passare la mano. Per farla desistere è servito il massimo impegno retorico e pragmatico del primo cittadino che le ha consigliato di non mollare. Guida ha fatto leva sul pieno sostegno della maggioranza e soprattutto le ha garantito che il gruppo Nuova Primavera Cesana scenderà in campo al suo fianco qualora dovesse subire altre critiche. Beh, staremo a vedere. Altre critiche sicuramente arriveranno perché al centro degli articoli di Campania Notizie ci sono questioni importanti di estremo interesse pubblico. Il C6, composto dai Comuni di Aversa (capofila), Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino e Teverola, gestisce decine di milioni di euro. Tutti quattrini rigorosamente pubblici, cioè dei cittadini. È quindi il minimo dar conto di come vengano utilizzati quei soldi e soprattutto passare ai raggi X le cooperative che ne beneficiano per sapere da chi sono composte.

Salvatore Lettera

Peraltro il tema del conflitto di interessi era già approdato, in seguito ai nostri pezzi, sul tavolo dell’Ambito. Lo scorso 19 novembre (clicca qui) Salvatore Lettera, assessore di Sant’Arpino e consigliere provinciale del Pd, ha proposto che “nell’ambito del regolamento sul funzionamento del Coordinamento istituzionale venga esplicitamente prevista l’acquisizione della dichiarazione di incompatibilità e conflitto di interessi prima di partecipare ai di lavori del Coordinamento”. La richiesta di Lettera è stata accolta e recepita nell’ultima riunione del tavolo istituzionale. Nessuno ci venga a dire che si tratta di una questione personale. L’assessore di Sant’Arpino che, a differenza di altri, si è sempre battuto per una gestione trasparente del C6, si è rifatto semplicemente alla massima di Giovenale “Quis custodiet ipsos custodes? Traduciamo per i diplomati in Ragioneria: chi sorveglierà i sorveglianti stessi? Più comunemente detto: chi controlla i controllori? Una richiesta legittima e doverosa. Ripetiamo, i fondi utilizzati dall’Ambito socio-sanitario sono interamente di provenienza pubblica. Mentre le cooperative sociali che ne usufruiscono sono gestite dai privati, che per definizione tendono ai profitti (la storiella del no-profit non se la beve nessuno). Non solo. Le coop vincitrici di appalti conferiscono incarichi e dispensano lavoro, sempre con i soldi della collettività. Attendiamo con piacevole ansia la difesa d’ufficio di Nuova Primavera Cesana. Cosa si contesterà? La richiesta di fare chiarezza sull’utilizzo di denaro pubblico? Oppure l’esigenza di conoscere se gli amministratori locali che partecipano ai tavoli del C6 sono in possesso del requisito fondamentale dell’imparzialità e quindi disinteressati?

Giusy Guarino e Enzo Guarino

Ci auguriamo che la maggioranza non si celi dietro la sigla Nuova Primavera Cesana. Auspichiamo che sindaco, assessori, consiglieri comunali e leader politici e dei movimenti civici appongano la loro firma in calce ai documenti in difesa di Giusy Guarino. È un bene che tutti escano allo scoperto. Ci portiamo avanti col lavoro. Al momento giusto si saprà chi stava dalla parte della legge e chi no. Un’ultima considerazione sulla volontà della Guarino di dimettersi. Ha fatto bene a non farlo. Se emergessero comportamenti politicamente inopportuni o peggio ancora illegittimità il primo ad andarsene a casa dovrebbe essere Guida. L’Ambito C6 è un ente sovracomunale. Il rappresentante legale e politico delle amministrazioni che ne fanno parte è il sindaco. Gli assessori alla 328 “contano” solo in virtù della delega che i primi cittadini conferiscono loro. Non a caso tutte le convenzioni sono firmate dai sindaci.

Come può essere così sprovveduta l’opposizione consiliare di Cesa a chiamare in causa Guarino e non Guida? Il primo destinatario dell’interrogazione sul caso C6 doveva essere il sindaco. Elementare, Watson! Ma ovviamente non basta portarsi in assise fascicoli di carte alti mezzo metro. I documenti bisogna saperli leggere. Direbbe Esopo che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. In questo caso, un oceano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui