Eppur non si muove. Il sindaco Pd Enzo Guida e la maggioranza di centrosinistra snobbano Galilei. E restano immobili di fronte a situazioni gravi e urgenti. È stato congelato il caso Cesario Villano. L’assessore ai Lavori pubblici ha commesso delle irregolarità nella realizzazione delle opere di ammodernamento della propria abitazione. Ma ad oggi, dopo il sopralluogo dell’Utc e dei vigili urbani, gli uffici preposti continuano a far finta di nulla. Altri cittadini, quelli senza santi in Paradiso, invece sono stati sanzionati con la velocità della luce. È assordante il silenzio del primo cittadino sul caso Villano. In prima battuta aveva garantito alla sua maggioranza che l’assessore ai Lavori pubblici sarebbe stato revocato in caso di mancate dimissioni. Poi ha preferito temporeggiare per far calmare l’acqua. Realpolitik? No, solo timore di indebolire la squadra di governo. Al rispetto delle regole Guida ha anteposto gli interessi di bottega. Con il totale immobilismo della locale sezione dem subalterna al sindaco e ridotta a circolo ricreativo. Sempre più deludente il comportamento del consigliere di maggioranza Gina Migliaccio che predica legalità ma non la fa praticare. Ed è quindi colpevole quanto gli altri, se non di più. Nel frattempo sono ancora in bella mostra i due capannoni abusivi della famiglia del geometra comunale Cesario Alma, zio di Guida e della compagna Erika Alma, consigliere comunale del Pd di Aversa.

Cesario Alma e Enzo Guida

Se sul caso Villano le carte sono state riposte nel cassetto dell’Utc nella vicenda che riguarda Guida e suo zio non si è mosso un dito. Viva l’abusivismo. Però deve valere per tutti. Fare figli e figliastri è politicamente e amministrativamente inaccettabile. Non ci possono essere cittadini di Serie A, quelli ammanicati al potere, e cittadini di Serie B, che vengono penalizzati perché non hanno legami con i governanti. Nella maggioranza tutti allineati e coperti anche sui 131 progetti di superbonus vagliati dall’Utc. Il protagonista di una questione cosparsa di sospetti e ombre è sempre Cesario Alma. La ditta dei figli avrebbe effettuato gran parte dei lavori dei superbonus per l’edilizia. Finora non è stato ancora pubblicato l’elenco delle imprese che si sono arricchite grazie a un giro d’affari di 20 milioni di euro. Alla faccia della trasparenza. Il responsabile dell’urbanistica Giacomo Petrarca cosa aspetta? Forse l’ok del sindaco, zio di Alma? Non arriverà mai. E Petrarca lo sa bene. Risultato? Tutto insabbiato. Silente, come al solito, anche Mimmo Mangiacapra, delegato all’Urbanistica. Perché non parla? Ci sono interessi comuni in ballo? I cittadini non hanno il diritto di sapere se ci sono conflitti di interesse e conoscere i nomi di chi ha lucrato sui superbonus? Domande rimaste lettera morta. Guida e company vanno avanti imperterriti pensando di dimostrare compattezza e forza. In realtà confermano solo che per loro la trasparenza è un optional. L’unica nota positiva arriva dagli assessori Giusy Guarino e Frncesca D’Agostino. I due esponenti della giunta hanno rinunciato a partecipare al concorso comunale per l’assunzione del responsabile dell’area Politiche sociali. Nella graduatoria degli ammessi Guarino non figura proprio perché ha da tempo rinunciato a partecipare al concorso. La D’Agostino invece è presente avendo rinunciato da poco. I due assessori hanno rimosso alla radice l’insorgente conflitto di interessi. Bene così. In pieno conflitto sono il sindaco per i fatti che riguardano lo zio Alma e il delegato ai Lavori pubblici Villano per i lavori di ristrutturazione della casa. Ma cosa sarà mai? Cesa è ormai da anni un Comune a statuto speciale. Guida ha riscritto il Testo unico per gli enti locali a sua immagine e somiglianza. Ma prima o poi la pacchia finirà. E finalmente gli attuali amministratori saranno spazzati via. Per la gioia dei cittadini perbene.

Mario De Michele

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