Il sindaco di Cesa Enzo Guida condannato in primo grado a due anni nell’ambito del processo che vede come parte lesa la moglie Tina Bove. Il primo cittadino del Pd era finito alla sbarra per atti persecutori, diffamazione, simulazione di reato e danneggiamento. In un altro procedimento, in cui risponde di lesioni ai danni della consorte, oltre a lui è implicata anche l’attuale compagna Erika Alma, consigliere comunale dem di Aversa. Condannato a un mese e 10 giorni per concorso anche Domenico Guida, padre del sindaco. Guida ha comunicato l’esito giudiziario agli esponenti della maggioranza di centrosinistra che regge le sorti del Comune di Cesa. A quanto si apprende si è detto sorpreso per la condanna e ha preannunciato di voler leggere le motivazioni della sentenza prima di prendere qualsiasi decisione politica. L’orientamento della maggioranza è quello di non intrecciare le vicende personali del sindaco con quelle amministrative. Nel Pd dovrebbe prevalere la linea della clemenza. Stessa posizione di gran parte della coalizione di governo. Non è escluso però che qualche componente del centrosinistra o alcuni consiglieri possano chiedere un confronto politico per valutare se ci sono o meno le condizioni per andare avanti. Dall’aria che si respira a caldo non ci dovrebbero essere scossoni tali da compromettere la vita dell’amministrazione comunale. L’unico che potrebbe imprimere una svolta clamorosa è proprio Guida. Il sindaco potrebbe rassegnare le dimissioni per consentire una discussione ampia. ma al momento si tratta di un’ipotesi molto remota. Il primo cittadino di Cesa deciderà il da farsi soltanto dopo aver letto le motivazioni della sentenza. A breve quindi non sembra essere in gioco la tenuta della maggioranza. Che probabilmente reggerà anche all’urto della bufera giudiziaria che ha investito di riflesso l’amministrazione comunale.

Mario De Michele

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