Incassa, ahilui, un’altra batosta politico-giudiziaria Enzo Guida. Il sindaco di Cesa perde l’ennesima battaglia in tribunale contro i politici e i consiglieri comunali di opposizione. Nel mirino del primo cittadino erano finiti Ginotto De Angelis e Raffaele Bencivenga, primo e secondo dei non eletti della lista Uniti per Cesa, e gli attuali componenti dell’assise Amelia Bortone, Ernesto Ferrante e Carmine Alma. All’epoca dei fatti i cinque furono denunciati da Guida addirittura per procurato allarme. L’unica “colpa” degli esponenti della minoranza era quella di aver svolto il loro ruolo di controllo e vigilanza sull’attività amministrativa. Un sindaco “normale” avrebbe dovuto ringraziarli per aver segnalato tramite un esposto le condizioni di degrado in cui versava l’isola ecologica di via Berlinguer. All’interno della struttura erano presenti anche rifiuti speciali.

Dall’alto in senso orario Ferrante, Alma, Bortone, De Angelis e Bencivenga

E invece Guida di tutta risposta ebbe la brillante idea di denunciare Alma, Ferrante, Bortone, De Angelis e Bencivenga. Fu lo stesso pubblico ministero incaricato delle indagini a chiedere l’archiviazione nei confronti degli allora consiglieri comunali. Ma il sindaco si oppose alla richiesta del pm. Nei giorni scorsi è arrivata la decisione del gip che ha definitivamente archiviato una vicenda su cui bisognerebbe ridire se non ci fosse da piangere. È assurdo infatti che per aver sollevato legittimamente una problematica amministrativa gli esponenti dell’opposizione finiscano sul banco degli indagati. È inaccettabile che il primo cittadino a priori non accetti il confronto e non tolleri critiche da parte di nessuno. E non è la prima volta che Guida fa una figuraccia in tribunale. Nei mesi scorsi i consiglieri di minoranza hanno ottenuto un’altra archiviazione. Furono denunciati dal sindaco per diffamazione a mezzo stampa in seguito a una serie di accuse lanciate sugli organi di informazione. Inoltre sono pendenti altri due procedimenti penali sempre su denuncia di Guida, che peraltro da avvocato penalista sta collezionando una lunga serie di gaffe anche sotto il profilo professionale.

Enzo Guida

Ma l’arma della querela temeraria non fa paura a Raffaele Bencivenga del Meetup 5 Stelle di Cesa. “Non ci facciamo intimidire dal metodo Guida. L’uso sistematico dello stalking giudiziario non fermerà le nostre battaglie per liberare il paese da un sindaco che adotta metodi dittatoriali. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e anche questa volta la verità è emersa. Utilizzare l’azione penale per intimorire o bloccare gli avversari politici è fuori da ogni logica democratica. Noi non molleremo mai, andremo avanti sempre a testa alta. Mi appello – aggiunge Bencivenga – anche ai cittadini: non abbiano paura del sindaco, perciò auspico un risveglio delle coscienze”. L’esponente pentastellato attacca Guida anche sulle questioni amministrative. “Dopo quasi un anno di secondo mandato quest’amministrazione è stata un fallimento totale. Le periferie sono nel degrado e nell’abbandono, l’area mercato è in pessime condizioni, il Puc è “scomparso”, le assunzioni di nuovo personale è stato frutto di pasticci e presunte irregolarità, le opere pubbliche sono ferme al palo. Di fronte a tutto questo il sindaco Guida – conclude Bencivenga – farnetica di mirabolanti obiettivi raggiunti dalla maggioranza. Ma davvero crede che Cesa sia diventato il Paese dei Balocchi?”.    

Mario De Michele

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