CESA – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Cesario Villano esponente dell’Udc di Cesa. “II bivio non è tanto tra maggioranza e opposizione ma tra piazza e amministrazione, tra una proposta che costruisce l’alternativa e una tentazione che si nutre solo di protesta. Noi dobbiamo stare su un ponte. Lavorare nel piccolo perché si costruisca un’alleanza seria tra le associazioni e forze moderate e non il proporsi solo per apparire, se percorriamo questa strada, arriviamo all’alternativa, se invece le persone si arroccano nei loro particolarismi, non si va da nessuna parte, anzi il paese continuerà in un modo vertiginoso a viaggiare all’indietro e se crolla il ponte, io penso che le persone per la politica e no della politica non ci saranno.

E l’alleanza? Se si prende la strada, del proporsi, di essere critici ma costruttivi e non una tentazione che si nutre solo di protesta, il problema dell’alleanza non si pone esso verrà da se. Io credo che primo: dobbiamo scegliere un’identità coerente con gli impegni e con la visione del paese che abbiamo adesso. Non dobbiamo disattendere l’impegno che ci poniamo; la gente ci chiede di mettere ordine nei nostri conti e ci propone di essere impopolari su alcuni temi con un modello di relazioni sociali tese alla produttività e alla partecipazione. Infatti, il nostro paese negli ultimi anni è diventato, evanescente e inerme sia come produttività locale che partecipazione. Il progetto che si vuole costruire deve stare dentro questa cornice. Secondo: il nostro modello non può farsi scudiero di tutte le proteste, dialogo sì ma la piazza non può essere la nostra divisa. Un grande soggetto politico deve sforzarsi di capire, però senza scivolare lungo la china del partito preso”.

 

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