Cinque consiglieri comunali del Popolo della Libertà di Aversa mettono all’angolo il sindaco Domenico Ciaramella e stigmatizzano, oltre alla decisione unilaterale di revocare la nomina assessoriale a Gino della Valle e Giampaolo Dello Vicario, i continui rinvii di un chiarimento politico, che, ai più, sembra improcrastinabile.

A firmare il documento, che oltre al sindaco è stato indirizzato anche al coordinatore cittadino Nicola Golia, sono stati il capogruppo Antonio De Michele, Emilio Scalzone, Michele Galluccio. Nicola Andreozzi e Carlo Amoroso. Un documento che suona come una spaccatura insanabile all’interno di quel Pdl che ad Aversa non è mai nato e che si è sempre retto su personalismi ed equilibri fragili, ma oramai andati in frantumi. I consiglieri giudicano inaccettabile l’attuale azione di Ciaramella che da tempo si sottrae al confronto ma delegittima due assessori del suo stesso partito. “Tutti noi -scrivono- siamo oramai convinti di non poter consentire oltre questo tipo di atteggiamento, perchè la nostra credibilità non è alla merce di nessuno e di nessun interesse, fatto salvo quello originario dei cittadini. Non essendo disposti ad essere trattati con indifferenza, sopratutto per il rispetto della volontà dei nostri votanti e per il ruolo che, di conseguenza, ricopriamo. Per le motivazioni innanzi esposte, chiediamo al Sindaco e al Coordinatone Cittadino in intestazione il rispetto dei tempi stabiliti per il dovuto chiarimento, non tollerando più proroghe sine die”. Insomma, non verranno tollerati altri rinvii di una riunione che avrebbe dovuto tenersi a fine giugno, quando cioè si consumò la frattura in giunta. Ma chissà se ai documenti seguiranno i fatti e il consiglio comunale avrà il coraggio di anticipare la fine del mandato elettorale, in modo che tutti, e non solo chi ha le deleghe, possano dedicarsi a tempo pieno alla campagna elettorale.

 

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