Grinta, entusiasmo e critica senza freni: così Francesco Luongo, candidato sindaco della lista Agire, ieri sera si è presentato ai cittadini intervenuti numerosi in piazza Falcone a Casaluce. Una piazza gremita, applausi scroscianti per gli interventi dei 4 candidati alla carica di consigliere comunale – Valentina Sorrentino, Giovani D’Ambrosio, Maddalena Zaccariello e Giuseppe Veneziano – che si sono succeduti sul palco ed hanno elencato alcuni punti del programma ma anche hanno puntualizzato il proprio ruolo in questa campagna elettorale rispondendo alle tante critiche mosse nei giorni scorsi dagli altri candidati nei loro confronti. “Un chiarimento ritenuto necessario – ha affermato Luongo – perché questa campagna elettorale deve essere libera così come siamo noi di Agire, uomini e donne liberi. C’è bisogno di una rivoluzione che solo noi di Agire possiamo attuare. I miei candidati non sono inventati, non arrivano all’ultimo momento per riempire una lista, vengono da un lungo percorso di fatiche e di condivisione, vengono da una presenza costante sul territorio, una presenza continua tra la gente. Impegnati sempre. Ed è per questo che non potete permettervi di dire che io e i miei candidati non amiamo il nostro paese”. Luongo non ha usato mezze misure e non ha risparmiato nessuno. Ha replicato agli attacchi degli avversari facendo nomi e cognomi senza nascondersi dietro appellativi strani. “Voglio dire alcune cose ad Antonio Tatone e ad Antonio Comella – ha detto Luongo –. Voi parlate di cose da fare in merito ad ambiente, vivibilità e recupero del centro storico, senza sapere come poterlo fare, senza avere gli strumenti, senza conoscere il Puc che è lo strumento principale per avviare la riorganizzazione del territorio. Parlate dei problemi di Casaluce ma non ricordate che dietro di voi, che i vostri candidati sono quelli che hanno governato questo paese per 12 anni, gli stessi che volete cancellare e spazzare via”. Luongo ha anche sottolineato che “nei primi anni del prossimo governo ci sarà bisogno di rimboccarsi le maniche e di sporcarsi le mani perché le condizioni economiche del Comune non sono tali da permettere investimenti immediati. La nostra presenza nella piazza per pulirla è la dimostrazione di quanto bisogna fare e noi abbiamo iniziato a farlo e le vostre critiche sono la palese espressione della vostra ignoranza in merito alla situazione attuale e della vostra confusione nata dal fatto che volete perseguire solo ambizioni personali”. La platea si è infiammata alle parole schiette e dirette di Luongo ed è rimasta ad ascoltare fino alla fine gli interventi di tutti ritrovando la stessa grinta del candidato sindaco anche nelle parole di Giuseppe Veneziano, che ha sottolineato il suo ruolo di coordinatore del partito Fratelli d’Italia, in quelle di Zaccariello, che ha ribadito il suo impegno sociale e ha evidenziato la sua coerenza nella scelta di candidarsi con Agire, in quelle di Sorrentino, che si è presentata carica di idee e di voglia di fare, e in quelle di D’Ambrosio, che ha puntato l’attenzione sulla possibilità di avere fondi per un vero miglioramento del territorio.    

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