Per fortuna arriva un brusco stop alla realizzazione del biodigestore nella zona Asi di Gricignano. Decisiva per ora la decisione dei proprietari dei terreni di rescindere il contratto preliminare di compravendita con la società Ambyenta Campania. Nella conferenza dei servizi di ieri (12 ottobre) infatti il sindaco Vincenzo Santagata ha posto una pregiudiziale per bloccare l’iter del progetto. Richiesta accolta anche da alcuni enti regionali. “Faccio i complimenti e ringrazio a nome di tutti i cittadini – ha dichiarato Santagata al termine dell’incontro – i proprietari del terreno che hanno rescisso il contratto con Ambyenta Campania. All’inizio della conferenza dei servizi ho posto il documento di rescissione che ci è pervenuto al Comune come pregiudiziale per bloccare l’iter per la valutazione dell’impatto ambientale, perché venendo meno il requisito essenziale della disponibilità dei suoli non poteva essere rilasciata nessuna autorizzazione. Del mio stesso avviso sono stati anche alcuni responsabili della Regione Campania. Senza il titolo di possesso dei terreni – sottolinea il primo cittadino di Gricignano – non è possibile nemmeno rilasciare il permesso di costruire”.

Vincenzo Santagata

Scongiurata anche l’ipotesi dell’esproprio per pubblica utilità avanzata da Ambyenta Campania. La Regione ha ribadito che per questa tipologia di impianti non è prevista la procedura di esproprio. “Un altro elemento emerso dalla conferenza dei servizi – ha affermato il sindaco Santagata – è la palese carenza documentale da parte di Ambyenta Campania rispetto ad una serie di integrazioni richieste dai vari enti coinvolti, nonostante gli oltre 6 mesi di proroga alla procedura. In fase di conferenza dei servizi la società può fornire solo spiegazioni e non può dare risposte documentali per cui la Regione ha concesso un rinvio fino al 12 novembre per consentire alla società di integrare la documentazione. Faccio presente che entro il 10 gennaio 2022 tutta la procedura deve essere chiusa. Ringrazio ancora – ha concluso il Santagata – i proprietari dei terreni nella convinzione che, di concerto con noi, hanno preso la decisione giusta che va incontro alle necessità dei cittadini”. La prossima conferenza dei servizi è fissata per il 2 dicembre. Sarà un’altra tappa importante per impedire la realizzazione dell’impianto da 110mila tonnellate tanto contestato dalla collettività. La palla passa ora all’Ambyenta Campania che, oltre alla grana del terreno, dovrà rispondere a circa 50 osservazioni sollevate dagli enti coinvolti. Insomma, il cammino per la società è decisamente in salita. Menomale.

Mario De Michele    

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