Vi invitiamo caldamente a leggere questo articolo e ad ascoltare l’audio esclusivo pubblicato in calce non perché sia uno scoop di Campania Notizie. Nella vicenda che raccontiamo c’è l’essenza dello squallore della politica. C’è una mentalità da Medioevo. Oggi non facciamo solo informazione ma, potremo apparire immodesti, scriviamo una pagina socio-antropologica sul degrado da sottosuolo nel quale si crogiolano personaggi che si propongono come classe dirigente. Trattiamo il “caso” dell’indagine nella quale è coinvolto il sindaco di Gricignano Vincenzo Santagata, accusato nella veste di commercialista (non c’entra nulla l’attività amministrativa) di reati tributari in qualità, secondo gli inquirenti, di “gestore di fatto” di alcune società. L’udienza preliminare è stata fissata per il 27 prossimo ottobre. Secondo l’accusa il primo cittadino, in concorso con Paolo Caterino, Domenico De Angelis, Domenico Conte, Michele Conte, Mario Conti, Gerardo Gaudiano, Vincenzo Scalici e Pasquale Propenso, si sarebbe reso responsabile di indebita compensazione di imposta, di distruzione o occultamento di libri e scritture contabili e di omissione Iva.

Il coinvolgimento di Santagata nell’inchiesta fu una delle “bombe” lanciate dal candidato sindaco avversario Vittorio Lettieri durante la campagna elettorale delle comunali del maggio 2019. Lettieri jr, figlio del più noto Andrea, e alcuni esponenti del suo team si prodigarono molto a caccia di scheletri nell’armadio di Santagata. Al punto che durante un comizio mandarono in onda un video nel quale Paolo Caterino (col volto oscurato) accusava Santagata. Come detto Caterino è uno dei coindagati nel procedimento che vede coinvolto il sindaco in carica. Una “confessione” che, a detta di Lettieri e company, inchiodava l’allora sindaco uscente. Da quel vide si scatenò un putiferio politico ma anche un effetto domino giudiziario. Santagata presentò una serie di querele e denunciò lo stesso Caterino. Così come allora l’attuale primo cittadino di Gricignano è stato attaccato da Vittorio Lettieri, finora consigliere di opposizione piuttosto evanescente, di essere un “bugiardo seriale”. Il figlio di Andrea, vero politico di razza della famiglia, si riferisce al fatto che Santagata durante la campagna elettorale del 2019 negò di essere indagato. Carte alla mano, come già provò Campania Notizie all’epoca, l’attuale sindaco disse tutta la verità. Addirittura esibì alle nostre telecamere il modello 335 dal quale si evinceva che non pendeva alcun’indagine a suo carico. Che altro avrebbe dovuto fare? Il 335 è l’unica documentazione che sgombra il campo da qualsiasi ombra sul piano penale.

Il figlio di Andrea Lettieri sottolinea invece che nel 2014 a Santagata fu notificato un avviso di garanzia da parte della Guardia di Finanza e nel 2015 fu interrogato dagli stessi finanzieri da persona sottoposta ad indagini. A parte che il bravo figliolo dovrebbe spiegare agli elettori di Gricignano perché non ha indossato i panni del segugio anche quando si è candidato nel 2018 con Santagata, di cui è stato vicesindaco, quello che fin dallo scoppio del caso ci ha fatto sentire puzza di bruciato è un altro aspetto: come ha fatto Lettieri jr a essere così dettagliato in campagna elettorale su un’indagine in corso? Verrebbe da dire: chi è la talpa? L’altro elemento di riflessione nasce dall’evoluzione dell’inchiesta. Fino al 2019 Santagata non risultava indagato. Dopo denunce, querele, esposti e controesposti ci sono state un’accelerata e una svolta. Al netto di tutto, la magistratura farà il suo corso e ristabilirà la verità, questa vicenda è socialmente, antropologicamente e culturalmente significativa perché rappresenta la cartina di tornasole di quanto sia arrivata in basso la politica, un tempo terreno di scontro anche acceso sui problemi, oggi ridotta a un letamaio.

Per questo vi invitiamo ad ascoltare l’audio esclusivo di Campania Notizie. Risale al 5 novembre 2019. Paolo Caterino (l’imprenditore del video) telefona all’avvocato Emilia Santagata. È un numero che non ha in rubrica. La sorella del sindaco risponde ma poi con una scusa gli dice che lo avrebbe chiamato lei. Prende un altro smartphone, mette il suo in viva voce e registra la conversazione. Caterino le racconta perché ha girato il video: difficoltà economiche. Chi lo ha filmato: Francesco Lettieri e Angelo Lettieri, fratelli del candidato sindaco Vittorio Lettieri. Chi lo ha imbeccato: i suddetti fratelli Lettieri. E soprattutto cosa ha avuto in cambio: 2.000 euro, versati da Luigi D’Agostino, cugino di Maria Rosaria D’Agostino, candidata con Lettieri, e posti di lavoro per le figlie. Altro che bugiardi seriali. Siamo di fronte a serial killer. Della politica.

ASCOLTA L’AUDIO SHOCK

IL CERTIFICATO 335 DI VINCENZO SANTAGATA DEL 19/02/19

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