La Legge di Bilancio, in discussione in questi minuti in Consiglio dei ministri, prevede importanti novità. Un testo da 32 miliardi di cui però 21 saranno impegnati per continuare a fronteggiare il caro-bollette che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni presenterà domani in conferenza stampa alle 10. Aspettando il cdm sono filtrate però alcune indiscrezioni. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha anticipato che “ci sarà un aumento delle pensioni minime”, con gli assegni – in crescita già per via della rivalutazione che scatterà da gennaio, che dovrebbero essere ulteriormente ritoccati al rialzo.

Salta il taglio dell’Iva su pane e latte

Sul fronte del fisco invece la novità più importante riguarda il taglio del cuneo fiscale che dovrebbe andare interamente ai lavoratori. Il taglio prospettato dovrebbe essere di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, mentre salirebbe a 3 punti per quelli fino a 20mila euro. Dovrebbe saltare il taglio dell’Iva su pane e latte, rimpiazzato da una “carta risparmio” che verrebbe erogata dai comuni alle famiglie in difficoltà”.

Reddito di cittadinanza

Copertura solo per 8 mesi nel 2023 per gli occupabili. Stop e riforma dal 2024
Sul fronte del reddito di cittadinanza arriva uno stop a partire dal 2024 per i cosiddetti occupabili. Fino a quel momento sarebbe previsto un anno di ‘cuscinetto’ per inserirli nel mondo del lavoro, accompagnati da appositi corsi di formazione, considerati obbligatori con la copertura che scenderà da 12 a 8 mesi. A partire dal 2024 Il reddito di cittadinanza verrebbe cancellato integralmente, sostituito da una nuova misura ad hoc nell’ambito di una più complessiva riforma.

Pensioni, cambia opzione donne

Cambia, con la manovra targata Meloni, opzione donna, il calcolo contributivo che consente alle lavoratrici di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti. La misura verrebbe prorogata di un anno, ma anche legata al numero di figli: si uscirebbe a 58 anni con due o più figli, a 59 se si ha un solo figlio.

Iva al 5% su pannolini e assorbenti

Scenderà invece al 5% l’Iva su pannolini e prodotti per l’infanzia, attualmente al 22%, e assorbenti. Sulla scorta delle anticipazioni della vigilia dovrebbe entrare invece lo stralcio delle cartelle fino a mille euro, limitatamente a quelle notificate fino al 2015. Sempre sul fronte fiscale la Legge di Bilancio prevederebbe una decontribuzione fino a un massimo di seimila euro per le aziende che dovessero assumere under 36 con un contratto a tempo determinato.

Mario De Michele

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