L’autonomia differenziata, che “non sarà mai un pretesto per lasciare indietro una parte del territorio”, il pnrr, “non più sufficiente”, la manovra e la priorità del sistema sanitario naizonale. Sono i temi affrontati dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in videocollegamento con “L’Italia delle regioni”, il primo festival promosso dalle regioni e dalle province autonome, in corso a Palazzo Lombardia a Milano. “Il governo vuole favorire l’attuazione” dell’autonomia differenziata “in tempi rapidi, in un quadro più ampio di riforme per rafforzare e ammodernare l’assetto stato” ma “non sarà mai un pretesto per lasciare indietro una parte del territorio”, ha detto la premiera. L’obiettivo è “migliorare efficienza e qualità dei servizi” e “colmare i divari”, non “creare disparità”. Nel rapporto tra Stato e regioni, ha detto la premier, bisogna ripartire dalle “storture” e “mi riferisco alla riforma del titolo V che su molte materie ha aumentato la conflittualità, con tutto quello che comporta in termini di lungaggini ed efficienza”. Sono i temi affrontati dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in videocollegamento con “L’Italia delle regioni”, il primo festival promosso dalle regioni e dalle province autonome, in corso a Palazzo Lombardia a Milano. Più in generale, “prima di fughe in avanti occorre un confronto su competenze e funzioni chiari, da fare insieme e senza pregiudizi”, ha detto ancora Meloni, spiegando che “il governo vuole lavorare a un nuovo modello di collaborazione a partire dal coordinamento tra politiche statali e regionali, sfruttando tutte le opportunità offerte dalle risorse del Pnrr”. “Il Next generation Eu è evidente a tutti che non è più sufficiente”, ha detto Meloni, perché “non poteva tenere in considerazione l’impatto della guerra in Ucraina ha avuto sulle nostre economie. Bisogna fare di più oggi a livello Ue, partendo dal caro energia”. Il Pnrr “è un’eredità importante”, ha precisato la presidente del Consiglio, “però ovviamente è un’eredità importante se quelle opportunità non vanno perse ed è per questa ragione che il governo, a pochi giorni dall’insediamento, ha deciso di riattivare la cabina di regia per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi, coinvolgendo tutti gli attori in campo”. Quanto alla manovra, “avremmo voluto fare di più e meglio”, ha detto Meloni, “ma quando ti confronti con una situazione come quella attuale sul caro energia e caro materie prime ovviamente bisogna lavorare per priorità”. La manovra ha però il merito di “garantire la tenuta e offrire risposte concrete”. “Le criticità strutturali con le quali ci stiamo confrontando sono soprattutto figlie delle politiche poco lungimiranti del passato”, ha detto ancora Meloni: “Pensiamo all’energia. L’Unione europea, diversi Stati membri, e anche l’Italia, in passato hanno preferito aumentare il livello di dipendenza da altre nazioni invece di lavorare per implementare misure che rafforzassero la produzione, l’indipendenza e la sicurezza energetica nazionale. Oggi noi paghiamo quelle scelte”. Per la premier, inoltre, “il tema del potenziamento del sistema Sanitario è per il governo prioritario a partire dalla necessità di favorire la sanità di territorio”.

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