di Vincenzo Viglione L’ultima richiesta di aiuto arriva con la lettera che le donne lavoratrici hanno indirizzato alla Presidente della Camera, Laura Boldrini, e a tutte le parlamentari campane per chiedere un intervento concreto contro il rischio di licenziamento che da anni incombe sui dipendenti della Ericsson di Marcianise. Rischio che proprio negli ultimi giorni si acutizzato al punto da preciptare il caso Ericsson al centro delle cronache locali e nazionali. Proprio in queste ore, i lavoratori della sede marcianisana della multinazionale svedese stanno portando la loro protesta a Roma presso il Ministero della Sviluppo Economico per chiedere soluzioni concrete, diverse dalla strampalata ipotesi di cessione del locale stabilimento Ericsson alla Jabil Italia, società anch’essa con una sede a Marcianise, che a sua volta ha fatto parlare di se nei mesi scorsi per l’ipotesi di esubero di centinia di dipendenti. Chissà, qualcuno avrà pensato che unendo due situazioni di crisi tanto grave, almeno fa passare il numero di problemi da due a uno. Intanto però, a fare le spese di ridicolaggini del genere, sono gli oltre 800 lavoratori e lavoratrici delle due società che tra un territorio che continua a esprimere numeri drammatici sul piano della disoccupazione e ipotesi del genere che sanno tanto di presa in giro, vedono per loro e per loro famiglie le speranze di ripresa ridotte sempre più al lumicino. Insomma, ditelo se serve un miracolo per salvare queste famiglie. Magari ci si rivolge al Nazareno.

 

 

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