La Funzione Pubblica della Cisl della Campania ha presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti nei confronti della Regione con cui chiede di convocare il governatore De Luca e il direttore generale Postiglione al fine di accertare l’esistenza di tre tipologie di reati che sarebbero stati consumati dai responsabili istituzionale ed amministrativo della sanità. «Si ravvisano – sottolinea il leader della federazione Lorenzo Medici, firmatario dell’esposto – un danno erariale per la mancata determinazione da parte della Giunta del fabbisogno assistenziale e la successiva nomina di un commissario ad acta, nonostante una sentenza emessa dal Consiglio di Stato che ordinava di provvedere; uno sbilanciamento per le strutture accreditate nella ripartizione dei fondi della specialistica ambulatoriale, causa dell’assoluta carenza gestionale, organizzativa e di programmazione, e in dispregio ai principi di economicità; infine, conseguenze a discapito dei cittadini, costretti a trovare soluzioni alternative per l’assistenza potendo solo in piccola parte utilizzare il servizio pubblico». I professionisti nominati per accertare la situazione hanno verificato, come è riportato nella denuncia, «l’anomala ripartizione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale in Campania tra pubblico e privato accreditato, sbilanciata a favore del secondo rispetto a quanto accade nelle regioni benchmark», ovvero Marche, Umbria e Veneto, a cui si fa riferimento per la definizione dei criteri di qualità dei servizi erogati, appropriatezza ed efficienza, ai fini della determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario.

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