Sono 4606 i prodotti tipici censiti dalle Regioni nel 2011 e rappresentano appunto il ‘piatto forte’ di quel turismo enogastronomico che in Italia vale 5 miliardi. Il 35% dei turisti le compra e afferma che il successo della vacanza dipende dal cibo.

A dare i numeri della variegata enogastronomia locale e’ Coldiretti, sulla base dell’Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali delle Regioni pubblicato con decreto nella Gazzetta Ufficiale. Sono compresi i prodotti ottenuti secondo regole tradizionali ‘vecchie’ almeno 25 anni e metodiche praticate sul territorio in modo omogeneo. In dieci anni i prodotti tipici regionali – sottolinea Coldiretti – sono piu’ che raddoppiati grazie all’impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni. In particolare nell’ultimo anno l’elenco e’ cresciuto di 95 prodotti. Nella mappa delle regioni che presentano la piu’ ricca ‘biodiversita” a tavola si classifica al primo posto la Toscana con 462 specialita’, seguita sul podio da Lazio (374) e Veneto (368). Quindi Piemonte (363) e Campania (354). A seguire Liguria (295), Calabria (271), Emilia-Romagna (257), Lombardia (242) – che con 33 nuove denominazioni ha stabilito il record di incremento quest’anno -, Sicilia (233), Puglia (226), Sardegna (174), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (151), Abruzzo (147), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (77) Umbria (69) e Val d’Aosta (32). A prevalere tra le specialita’ ‘salvate dall’estinzione’ sono – precisa Coldiretti – i 1.387 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.285 verdure fresche e lavorate, 765 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati vari, 472 formaggi e 158 tra vini, liquori, distillati e bevande analcoliche.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui