Grido d’allarme della Corte dei Conti sulla sostenibilita’ dei conti dell’Inpgi, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani: ”permangono elementi seri di criticita’ gia’ nel medio periodo”, afferma la magistratura contabile nella relazione sulla gestione finanziaria dell’Inpgi nel 2010.

Nello scorso anno i risultati economici della Gestione principale segnano, con un avanzo economico di 67,8 milioni, una netta flessione sul saldo dell’esercizio precedente pari al 27,9%. Per quanto riguarda, in particolare la gestione previdenziale si fanno piu’ concreti, nel giudizio della Corte dei conti, gli elementi di preoccupazione che si collegano, non solo al piu’ generale andamento demografico, ma anche alla crisi in atto nel settore editoriale, con riflessi diretti sulle dinamiche del rapporto tra contributi e prestazioni e, quindi, sugli equilibri della gestione ove rapportati al medio/lungo periodo. Nel 2010, infatti, aumenta la forbice tra gettito contributivo IVS (che cresce dello 0,45%) e spesa per pensioni (+6,61%), con un’incidenza quindi sempre maggiore di questi oneri sulle relative entrate. Quanto alla gestione del patrimonio mobiliare, i risultati degli investimenti finanziari consolidano (con un risultato positivo, ai valori di mercato, di 67 milioni), nel giudizio della Corte, la performance del 2009 pari a 44,9 milioni. Resta, peraltro, la necessita’ per gli amministratori della Cassa della sempre attenta valutazione dei fattori di rischio connessi alle singole linee d’investimento. Quanto, infine, alla sostenibilita’ della gestione nel suo complesso permangono elementi seri di criticita’ gia’ nel medio periodo: il piu’ recente bilancio tecnico-attuariale acquisito dall’Istituto mostra la progressiva erosione del patrimonio, che gia’ dal 2017 non e’ in grado coprire la riserva legale, costituita da cinque annualita’ di prestazioni correnti. S’impone, quindi, l’urgente approvazione di una manovra correttiva in esito alla dinamica entrate/spese, della cui necessita’, peraltro, gli stessi organi della Cassa sono ben avvertiti. Quanto alla Gestione separata – attiva, peraltro, soltanto dal 1996 – non si ravvisano problemi di tenuta della gestione nel medio/lungo periodo. Il 2010 chiude con un avanzo economico di 44,3 milioni, per il contributo determinante del saldo della gestione previdenziale.

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