La possibile soluzione della crisi libica ha aiutato Piazza Affari ad essere la migliore tra le principali Borse europee dopo Madrid: l’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dell’1,78% a 14.861 punti, l’Ftse All Share un aumento dell’1,81% a quota 15.693.

Per essere una seduta di metà agosto, ancora piuttosto elevati gli scambi, superiori a un controvalore di due miliardi di euro. In vista di un ritorno nel Paese nordafricano è infatti stato Eni (che come capitalizzazione ‘pesa’ per circa 1/7 su tutta Piazza Affari) il titolo che, con un aumento finale del 6,33%, ha trainato il rialzo del listino milanese. Ha chiaramente usufruito dell”effetto-Libià anche Ansaldo Sts (+5,03%), mentre altri titoli molto acquistati sono stati quello della Banca popolare di Milano (+4,61%) e Telecom Italia che, con un rialzo conclusivo del 4,17%, ha ‘tirato’ l’ottima giornata dei titoli Tlc a livello europeo. Bene anche Generali (+2,56%), mentre sono apparsi deboli nel finale Unicredit (-0,11%), per la quale si ipotizza una vendita delle attività Pioneer in Russia, e soprattutto Intesa SanPaolo che, con un calo conclusivo del 2,65%, è stato il peggiore tra i titoli principali di Piazza Affari. In una seduta molto difficile per i gruppi dell’auto in tutta Europa, male anche Pirelli (-2,49%) e Fiat, scivolata nel finale fino a una perdita del 2,32%. EUROPA POSITIVA MA FRENATA DA USA, MALE FRANCOFORTE – L’incertezza di Wall Street ha frenato la seduta le Borse europee, che si erano mosse ampiamente in positivo per quasi tutta la giornata ma hanno chiuso con minor slancio. L’indice Stxe 600, che registra l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, è cresciuto meno di un punto percentuale, con solo Madrid e Piazza Affari che hanno sfiorato un aumento di due punti. Male invece Francoforte che, appesantita dai titoli dell’auto (Continental -6,01%, Bmw -4,23%), ha chiuso leggermente in negativo. Le Borse ‘minori’ si sono mosse sostanzialmente in linea con le più importanti (Lisbona +1,53%, Dublino +0,81%), con la sola Atene chiaramente debole: ha chiuso in calo del 2,21% in una giornata nella quale è tornata la tensione sui titoli di Stato ellenici, che segnano rendimenti in forte rialzo. Tra i diversi settori azionari, oltre al generale scivolone dei titoli dell’auto, incerte le banche, con Royal bank of Scotland che ha ceduto il 5,30%, Natixis il 3,22% e Barclays il 2,82%. Molto bene l’italiana Bpm, in crescita finale del 4,61%, e in salute anche Dexia (+2,04%). Ancora forti i titoli delle utilities e delle telecomunicazioni, con Telecom Italia in particolare salita del 4,17%. Di seguito, la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra +1,08% – Parigi +1,14% – Francoforte -0,11% – Madrid +1,87% – Milano +1,78% – Amsterdam +0,81% – Stoccolma +1,19% – Zurigo +0,99%. NY RIPIEGA, PESANO VENDITE ENERGETICI E FINANZIARI – Ripiega la Borsa di New York dopo i guadagni iniziali, appesantita da vendite sui titoli energetici e finanziari. Poco dopo le 18.00 ora italiana il Dow Jones sale dello 0,20% a 10.839,40 punti, mentre l’indice generale Standard & Poor’s 500 e il tecnologico Nasdaq girano in negativo. Lo S&P 500 perde lo 0,10% a 1.122,56 punti mentre il Nasdaq cede lo 0,15% a 2.338,40 punti. Secondo gli operatori, sul mercato domina il nervosismo in attesa del discorso del Presidente della Fed, Ben Bernake, a Jackson Hole venerdì prossimo. BORSA FRANCOFORTE CHIUDE IN LIEVE CALO (-0,11%) – Chiude gli scambi in territorio negativo la Borsa di Francoforte. L’indice Dax cede lo 0,11% a 5.473,78 punti. PIAZZA AFFARI CORRE, VOLA SOPRA 15MILA PUNTI – A Piazza Affari listino torna sopra 15mila punti. Tra le blue chip Eni guadagna il 6,88% e Ansaldo Sts il 7,05%. favorita dagli sviluppi della situazione in Libia. Acquisti anche su Unicredit (+4%), su indiscrezioni di stampa relativi ad una cessione in Russia. Il titolo di Piazza Cordusio (+4,2% a 0,93 euro) infiamma il listino, riportandosi sopra quota 90 centesimi, favorito da ipotesi di una cessione in Russia. Secondo il Kommersant la banca potrebbe cedere la filiale russa di Pioneer. EUROPA SALE CON FUTURES USA Consolidano il rialzo le principali borse europee, sulla scia dei future su Wall Street, in attesa di conoscere l’indice Fed di Chicago, sull’attivita’ manifatturiera nazionale in luglio negli Usa. Londra guadagna il 2,1%, Parigi l’1,72% e Francoforte lo 0,79%, mentre Milano si conferma la migliore con un rialzo del 3,39% per il Ftse Mib. A livello europeo la blue chip piu’ brillante e’ Eni (+5,93%), seguita da Ubi (+4,09%), E.On (+3,99%), Sanofi (+3,68%), Total (+3,59%) e Perond-Ricard (+3,41%). Bene Repsol (+3,11%), Dexia (+2,74%), Danone (+2,89%) ed Edf (+2,85%), scivolano invece Bmw (-1,17%), Volkswagen (-0,91%) e Daimler (-0,63%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. Londra +2,13%; Parigi +1,72%; Francoforte +0,94%; Madrid +1,66%; Milano +3,39%; Amsterdam +2,00%; Stoccolma +2,28%; Zurigo +2,43%.

 

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