Bonus 200 euro in arrivo per autonomi e professionisti con redditi al di sotto dei 35.000 euro nel 2021. L’aiuto contro il caro-bollette non potrà comunque con ogni probabilità essere richiesto prima del 20 settembre prossimo: a farlo sapere l’Adepp, l’Associazione degli Enti previdenziali privati, a seguito di un confronto fra i suoi tecnici e alcuni dirigenti dell’Inps, mentre si attende l’entrata in vigore del decreto attuativo della misura assistenziale prevista dal decreto Aiuti. Il testo che dovrà rendere applicabile il bonus è dal 23 agosto scorso al vaglio della Corte dei Conti e, quando la magistratura contabile avrà terminato le verifiche, finirà in Gazzetta ufficiale. A quel punto l’avvio della presentazione delle istanze potrà avvenire indicativamente trascorsi due giorni dalla pubblicazione del provvedimento. E, comunque non sarà possibile inoltrare le richieste «prima del 20 settembre». Il sussidio una tantum si avvale di uno stanziamento complessivo di 600 milioni, di cui 95,6 sono stati riservati alla platea dei professionisti associati alle casse previdenziali private, somma che l’Adepp ritiene congrua per pagare i 200 euro ai 477.000 beneficiari stimati, a fronte di un totale di almeno tre milioni di lavoratori autonomi aventi diritto, e che dunque dovrebbero scongiurare l’effetto click day.

Le procedure per richiedere il bonus contro il caro-vita (un aiuto che non costituisce reddito ai fini fiscali, né per la corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali) saranno le stesse che furono messe in atto nel 2020, in occasione della distribuzione dell’indennità trimestrale da 600/1.000 euro per sostenere gli occupati indipendenti alle prese con le conseguenze della pandemia da Covid-19: sui siti dell’Inps e dei singoli Enti categoriali verrà, infatti, allestita una piattaforma informatica, in grado di acquisire celermente le domande. «Oltre 3 milioni di lavoratori autonomi e professionisti sono ancora in attesa di conoscere tempi e modalità per accedere al bonus di 200 euro», afferma Confcommercio, secondo cui è pertanto «necessario che sia pubblicato in tempi rapidi il decreto interministeriale attuativo, così da consentire la piena fruibilità dell’aiuto entro il mese di settembre ed in via automatica, come avvenuto per i lavoratori dipendenti», quindi «senza ricorrere a modalità di presentazione delle domande che, come nel caso di un eventuale click day, renderebbero più difficile l’accesso alla misura, generando iniquità all’interno della stessa platea degli aventi diritto».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui