«Incentivi per le nuove aperture, prezzi degli affitti dei locali calmierati e un centro commerciale notturno». Per il Centro direzionale scendono in campo le associazioni dei commercianti. «Bisogna pensare ad una riqualificazione seria del Centro direzionale, sotto l’aspetto urbanistico» spiega Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Napoli. «Il Centro direzionale è una grande opportunità per la nostra città. Da anni parliamo di spostare proprio lì la movida» rilancia Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania. «È un’area che potrebbe avere uno sviluppo straordinario nella quale manca un elemento elementare ma sostanziale: la vivibilità». È invece il pensiero di Antonino Della Notte, presidente nazionale di Aicast. «Ci sono problemi da risolvere come quello dei parcheggi, in un luogo che non è mai decollato – rimarca Della Corte – Se tutti i negozi fossero sempre aperti, con i posteggi attuali, non si riuscirebbe a coprire la domanda, sono insufficienti. Poi bisognerebbe dare la possibilità a persone di viverci bene, avere un supermercato, spazi verdi curati per i bambini, per non parlare della videosorveglianza». Il modello al quale guardano le associazioni di categoria è quello Gae Aulenti a Milano, piazza pedonale dove insistono negozi di ogni genere. «Bisogna per questo creare le condizioni per portare i commercianti in quella zona – dice la presidente di Confcommercio – Rivedere innanzitutto i prezzi degli affitti per favorire chi vuole avviare un’attività in un’area da rilanciare. Tutti gli spazi comuni non funzionano bene. Questa cosa andrebbe rivista, bisogna sedersi al tavolo con il sindaco e gli assessori competenti e rifare un piano urbanistico serio del Centro direzionale». Della Corte poi aggiunge: «Non si possono mettere per strada altre famiglie, far chiudere altre attività e negozi desertificando l’area invece di sostenerle e implementarle. Anzi sarebbe utile trasferire tutto ciò che si può, come il Tar, al Centro direzionale». «Il Centro direzionale è una grande opportunità per la nostra città. Noi di Confesercenti da anni parliamo di spostare proprio lì la movida, nella city ci sono spazi e parcheggi. Così si potrebbe invertire la tendenza rispetto a una vocazione all’isolamento che rischia di essere pericolosa». Schiavo poi incalza: «Da tempo dialoghiamo con i nostri esercenti e con i proprietari dei locali perché c’è l’idea, il progetto, di realizzare un centro commerciale notturno, in modo che quell’area possa riprendere vita, attraendo giovani con iniziative, concerti e luoghi di ritrovo moderni. In questo modo, peraltro, renderemmo viva l’intera zona di piazza Garibaldi portando nuova linfa ad attività commerciali e di ristorazione». Confesercenti sta lavorando con diversi imprenditori su più progetti per rendere il Centro direzionale vivibile «di mattina e pomeriggio con attività commerciali e uffici, per la sera bisogna puntare su spazi dedicati alla gastronomia e alla ristorazione». E di notte? «Si dia il via all’intrattenimento, al ritrovo e alla musica, con concerti e discoteche – sottolinea Schiavo – Quanto prima presenteremo al Comune i nostri progetti, da sempre pensiamo che il Centro direzionale e la zona del porto siano due aree immense da rilanciare e sfruttare a dovere». Sul progetto del Pirellone portato avanti da Palazzo Santa Lucia, Schiavo dice la sua: «Pensiamo che gli enti pubblici debbano prima rilanciare in modo alternativo (proprio con l’ausilio delle nostre idee) l’area». Infine Della Notte di Aicast rimarca: «Sul Centro direzionale da troppi anni si è persa l’occasione per un rilancio serio. Bisogna subito realizzare la seconda parte del progetto, che non è detto che si riesca a fare viste le difficoltà e i limiti che si sono palesati in questi anni, provando nel contempo a recuperare la prima parte che oggi è una cattedrale nel deserto. Chi vive quella zona sa che, la sera, attraversare quei viali o andare nei garage sottostanti è davvero pericoloso. L’auspicio è che i commercianti presenti, sempre meno a dire la verità, si organizzino per mettere in campo eventi che riescano ad animare la zona. Ma bisogna potenziare l’illuminazione, così come rendere più efficace il servizio di guardiania sia nei viali che nella parte sottostante. Ci sono spazi e ci sono aree pedonalizzate, tutte le condizioni per rendere questa zona un fiore all’occhiello per l’economia cittadina».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui