È ufficialmente fallita Ctp (Compagnia trasporti pubblici), società del trasporto pubblico della città metropolitana di Napoli. Il fallimento di Ctp è stato dichiarato ieri dalla settima sezione civile del Tribunale di Napoli, presidente Gian Piero Scoppa, giudice Francesco Paolo Feo e giudice relatore Loredana Ferrara, al termine della procedura aperta a seguito della dichiarazione di insolvenza della società con sentenza dello scorso 18 febbraio. I giudici hanno preso atto della relazione presentata dal commissario giudiziale Niccolò Abriani, secondo cui «non sussistono concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico mediante cessione del complesso aziendale» né «alcun margine di salvataggio che possa giustificare l’amministrazione straordinaria». In un post pubblicato su Facebook, l’ex amministratore Augusto Cracco ringrazia polemicamente «tutti coloro che non hanno voluto concretizzare un salvataggio che era pienamente nelle possibilità, in virtù di patrimonializzazione e crediti da riscuotere, oltre ad una massa debitoria più bassa rispetto ad altre realtà tuttora in essere. Finiscono oggi 141 anni di storia, per motivi che ai più sfuggono, ma che risultano anche dagli atti come indiscutibilmente evidenti. Auguri a tutti i lavoratori, e quando uso questa parola non indico solo uno status, ma una condizione concretamente riscontrabile», conclude il post di Cracco. I servizi di trasporto pubblico locale della Ctp saranno affidati alle due società regionali Eav e Air. A marzo è stato firmato un protocollo d’intesa tra Regione, Commissione Trasporti del Consiglio regionale, Eav, Air e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Uglfna e Faisa Cisal per la tutela dei lavoratori coinvolti nella vertenza Ctp.

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