I sindacati si sono mobilitati a livello nazionale sulla Legge di Bilancio: “Più risorse per sociale, lavoro, pensioni e giovani”. Dinanzi la Prefettura di Caserta si è tenuto un presidio unitario di Cgil, Cisl e Uil per manifestare ancora una volta il disagio di un territorio, quello provinciale, che in misura maggiore dell’intero paese soffre discriminazioni in fatto di crescita economica, occupazionale, amministrativa, con migliaia di lavoratori e pensionati coinvolti. Presenti i segretari territoriali, provinciali e generali delle tre sigle. Tra questi Giovanni Letizia Segretario Generale Cisl UST Caserta, Nicola Cristiani segretario generale della Cisl Fp, e Mario Di Iorio Segretario provinciale Fnp per i pensionati. ” Il presidio è stato molto sentito – spiegano Letizia e Cristiani – siamo stati in tanti a manifestare, e come state vedendo di manifestazioni ne stiamo avendo numerose in questo periodo, a testimonianza che la popolazione non è stanca di battersi per vedersi garantiti diritti costituzionali. Sulla Legge di Bilancio sappiamo è in corso un confronto, da parte dei sindacati, con Governo e Parlamento. Ma al momento c’è una cosa che appare evidente, cioè che non ci sono risorse sufficienti a garantire più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali. Abbiamo rappresentato le nostre rimostranze al Prefetto – ribadisce Giovanni Letizia – e ancora una volta insisto nell’affermare che la figura istituzionale del commissario di governo può fare molto per questo territorio, molto oltre la propria figura istituzionale. Noi siamo fiduciosi che saremo questa volta meglio rappresentati e che la centralità di Caserta su di una provincia così vasta e difficile avrà il giusto posizionamento nelle aule delle audizioni governative”. “Che cosa chiediamo dunque, il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza”.

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