Piccolo ma importante aggiustamento di tiro per il decreto aiuti da 14 miliardi varato lunedì e corretto ieri dal consiglio dei ministri. I 14 miliardi stanziati per sostenere famiglie e aziende alle prese con i contraccolpi della guerra in Ucraina restano sul piatto, ma cambia la distribuzione del bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che ora si allarga anche ai percettori del reddito di cittadinanza, alle colf, ai lavoratori stagionali e agli autonomi. Arriva poi il buono per i trasporti pubblici, da 60 euro, e vengono in parte riattivate le cessioni di crediti a soggetti strutturati, in modo che le banche possano smaltirli, anche se sempre con dei forti limiti per evitare le frodi. Tra aiuti per il caro materiali e interventi sul settore trasporti il ministero delle Infrastrutture calcola un intervento che sfiora i 10 miliardi. Ci sono poi i fondi per le imprese danneggiate dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina: i fondi disponibili salgono a 150 milioni complessivi, perché ai 130 del ministero dello Sviluppo economico si aggiunge un fondo da 20 milioni per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole. L’«indennità una tantum» da 200 euro, misura pensata per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, arriverà con la busta paga di luglio. La riceveranno lavoratori dipendenti, pensionati con redditi fino a 35mila euro e anche i disoccupati e le collaboratrici familiari in precedenza escluse. I ministri 5 Stelle e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dem, hanno ottenuto che il bonus venga destinato anche ai percettori del reddito di cittadinanza e agli stagionali, esclusi dalla prima versione del decreto. Anche i lavoratori autonomi avranno il bonus, ma sono ancora da definire i dettagli, probabilmente prenderà la forma di uno sconto fiscale.

Sul fronte lavoro resta in sospeso il tema dei salari, che secondo il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, va affrontato trovando «un punto di approccio comune» tra forze politiche e forze sociali, datori di lavoro e sindacati, soprattutto in vista di un nuovo ciclo elettorale. «È chiaro che dobbiamo inventarci una nuova politica dei redditi», ha detto il ministro. Altra grande modifica inserita nel dl aiuti riguarda la cessione dei crediti da bonus edilizi: le banche potranno superare il limite numerico di cessioni fissato dalle varie strette, purché il credito venga venduto a clienti professionali che hanno un conto presso la banca stessa, oppure venga passato all’istituto capogruppo. Un allentamento dei vincoli che il mondo dell’edilizia chiedeva da tempo per rimettere in moto il meccanismo degli incentivi che negli ultimi mesi è andato a singhiozzo, visto che molte banche hanno raggiunto la capienza massima di crediti che sono in grado di assorbire. Per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e mitigare gli effetti del caro energia sulle famiglie, il decreto istituisce poi un buono per studenti e lavoratori – con reddito sotto i 35mila euro – che viaggiano sui mezzi pubblici locali, regionali, interregionali e sui treni. Il buono, che può essere utilizzato per un solo acquisto, copre fino al 100% della spesa per gli abbonamenti e comunque non può superare i 60 euro. L’erogazione del buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre. Il decreto prevede anche ulteriori risorse a favore delle Regioni per assicurare fino al 30 giugno 2022 i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale legati alle esigenze delle scuole, che a causa dell’emergenza sanitaria hanno previsto orari scaglionati per l’inizio delle lezioni fino alla fine dell’anno scolastico in corso. Infine, nel nuovo testo si aggiunge il sostegno alle aziende agricole che devono far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia. Viene istituito un fondo da 20 milioni di euro presso il ministero delle Politiche agricole, che erogherà contributi a fondo perduto alle imprese piccole e medie che hanno subito un consistente calo del fatturato a causa della contrazione della domanda, dell’interruzione di contratti e della crisi delle catene di approvvigionamento. Viene istituito un fondo di 200 milioni di euro per i contributi alle imprese che hanno avuto impatti diretti dalla guerra in Ucraina. L’aiuto massimo per la singola impresa sarà di 400 mila euro. Per accedere bisognerà dimostrare di avere tre requisiti: aver realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni e servizi per almeno il 20% del fatturato; che il costo medio di acquisto delle materie prime è salito di almeno il 30%; e infine di aver subito una perdita di fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di almeno il 30%. Un bonus di massimo 60 euro per gli abbonati ai mezzi pubblici, per lavoratori ma anche studenti con un reddito che non supera i 35mila euro. È una delle novità contenute nel Decreto legge aiuti come modificato ieri dal Consiglio dei ministri. A tal fine, verrà istituito un fondo ad hoc presso il ministero del Lavoro di 100 milioni di euro. Il buono, con l’obiettivo di «mitigare l’impatto del caro-energia» avrà il nome del titolare e potrà essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento. Un decreto ministeriale disciplinerà il tutto.

Per le banche più facile cedere i crediti del 110%
Passa l’allentamento delle regole per la cessione di credito per il superbonus edilizio, con l’obiettivo di superare lo scoglio con molte banche che rifiutano le pratiche. Nella nuova versione del decreto gli istituti di credito potranno cedere il credito a imprese o a strutture con crediti fiscali molto ampi e comunque non retail, ovvero soggetti qualificati. Nella nuova versione del testo è introdotta la possibilità di cedere «sempre», e non più quindi in numero limitato, crediti ai clienti professionali privati.

Caro-materiali, 10 miliardi per salvare i cantieri
Nuove risorse per oltre 9,5 miliardi, che si aggiungono ai 470 milioni già previsti, per fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici nel 2022 e assicurare la realizzazione delle opere pubbliche e dei progetti finanziati con il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e il Pnc, il Piano nazionale complementare. Secondo il provvedimento approvato in consiglio dei ministri la copertura del caro-materiali arriverà al 90 per cento.

Bollette, tre mesi di proroga per lo sconto “sociale”
Il bonus “sociale” sulle bollette elettriche, lo sconto diretto di circa il 25 per cento direttamente sulla fattura di pagamento, sarà prorogato per un altro trimestre. Lo sconto vale per chi ha un Isee fino a 12 mila euro (20 mila nel caso di famiglie numerose con quattro o più figli). Il bonus sarà reso anche retroattivo, sarà cioè pagato anche per il primo trimestre di quest’anno a chi è entrato nella salvaguardia dopo la modifica dei requisiti. Non ci sarà, almeno per il momento, l’innalzamento a 15 mila euro dello sconto.

Aziende agricole arrivano fondi per 20 milioni
Un fondo da 20 milioni di euro istituito presso il ministero delle Politiche agricole servirà ad aiutare le aziende del settore a far fronte ai danni economici causati dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia. Tramite il Fondo saranno erogati contributi a fondo perduto alle aziende agricole piccole e medie che hanno subito un calo del fatturato a causa della contrazione della domanda, dell’interruzione di contratti e della crisi delle catene di approvvigionamento provocati dagli eventi bellici.

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