Gennarino Masiello è stato eletto presidente della neonata European Leaf Tobacco Interbranch – ELTI, la più grande associazione di produttori e trasformatori del comparto. L’incontro internazionale si è tenuto ieri a Roma nella sede del Ministero dell’Agricoltura. La rappresentatività di ELTI coinvolge la gran parte del tabacco greggio prodotto e trasformato nell’Unione Europea. Sono 11 Paesi produttori – Italia, Spagna, Polonia, Grecia, Bulgaria, Francia, Ungheria, Germania, Belgio, Romania e Svizzera – che rappresentano 185.000 tonnellate di produzione complessiva (foglie), 90.000 ettari di superficie coltivata, 500 milioni di euro di produzione lorda vendibile agricola, 65.000 coltivatori, 350.000 salariati, 25.000 lavoratori della trasformazione, di cui oltre il 50% donne, decine di migliaia di addetti nell’indotto. Nel suo intervento di saluto ai delegati di Unitab Europa (Unione dei Tabacchicoltori europei) e di Fetratab (Federazione delle imprese europee di trasformazione del tabacco greggio), intervenuti all’Assemblea di ELTI, Masiello ha parlato di collaborazione per migliorare, insieme, le aspettative reciproche degli agricoltori e delle imprese, mettendo al centro le politiche settoriali e il mercato. “Ho rispetto per tutti voi – ha esordito Masiello, che è anche vice presidente nazionale di Coldiretti e presidente della federazione regionale – e non sarò presidente di ELTI per qualcuno o per qualcosa. Ognuno di voi è portatore di interessi diffusi, di ambizioni importanti, di culture importanti. Siete l’anima di un territorio. Il mio impegno sarà quello di dare attuazione all’agenda dei lavori condivisa di Unitab e Fetratab, un’agenda che dovrà prestare nuova attenzione al tema del lavoro, all’armonizzazione delle regole e alle politiche per i territori che hanno una storia importante in questo settore. Cose semplici per costruire, mattone su mattone la casa della filiera, perché insieme dobbiamo avere l’ambizione di cambiare per migliorare la prospettiva di un settore che ha dimostrato capacità di resistere a forti sollecitazioni. In questi anni gli imprenditori sono stati messi a dura prova, ma hanno continuato a credere nel futuro ed a investire nel comparto”.

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