Con i suoi tesori Pompei continua a stupire. Dopo un restauro lampo, durato appena 5 mesi, domani sarà presentato ufficialmente il Termopolio della Regio V, area soprannominata dagli esperti che vi lavorano il «cono delle meraviglie» per la sua forma geometrica e per i tesori che via via stanno emergendo. Per l’apertura al pubblico bisognerà aspettare ancora qualche giorno, visto che è fissata per il 12 agosto. Ma non c’è dubbio che questo bar-tavola calda, una sorta di McDonalds di duemila anni fa, diventerà subito la nuova star degli Scavi, un’attrazione che contribuirà a rilanciare definitivamente l’interesse dei flussi turistici sul Parco archeologico più famoso al mondo, dopo la lunga astinenza della pandemia. I termopoli, esercizi pubblici dove si servivano – come indica il nome di origine greca – bevande e cibi caldi, conservati in grandi dolia (giare) incassati nel bancone in muratura, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine per il ceto medio basso consumare il prandium (il pasto) fuori casa. Sebbene nella sola Pompei se ne contino almeno una ottantina, il termopolio della Regio V si distingue per l’eccezionale decorazione del bancone, dipinto con l’immagine della Nereide a cavallo, di un ippocampo, e scene di nature morte e di animali, probabilmente macellati e venduti proprio nel locale. Frammenti ossei, riferibili agli stessi animali, sono peraltro stati rinvenuti all’interno di recipienti ricavati nello spessore del bancone, contenenti cibi destinati alla vendita. Come le due anatre germane esposte a testa in giù, pronte ad essere preparate e consumate, un gallo e anche un cane al guinzaglio, quasi un monito alla maniera del famoso Cave Canem. L’impianto commerciale era emerso in due momenti diversi. Era stato indagato solo in parte nel 2019, durante gli interventi del «Grande Progetto Pompei» per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici. Considerate l’eccezionalità delle decorazioni e al fine restituire la completa configurazione del locale, nel 2020 si è deciso di predisporre un ulteriore intervento finalizzato al completamento dello scavo, al restauro degli ambienti e degli apparati decorativi presenti. Al contempo è stata realizzata una nuova copertura lignea a protezione del bancone dipinto, e si è proceduto al rifacimento dell’antico meniano (balcone) a sbalzo, su cui è stata collocata parte dell’originaria pavimentazione in cocciopesto rinvenuta nel corso dello scavo. E domani, alle 11.30, il direttore generale dei Musei di Stato, Massimo Osanna – sotto la cui direzione scientifica sono stati condotti gli scavi – e il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel inaugureranno in anteprima mondiale tutto questo.

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