di Pasquale Iorio*

In una sua recente intervista a il chitarrista Fausto Mesolella è stato netto nel definire Caserta come una città dove “c’è cultura zero, senza nemmeno un teatro pubblico”

(per la verità senza nemmeno una biblioteca comunale ancora attiva). Giustamente egli denuncia in modo impietoso lo stato di un capoluogo di provincia in cui “l’arte e la cultura non hanno casa”. Condivido in buona sostanza questo giudizio. Nello stesso tempo devo osservare che di fronte a questo stato dell’arte degradato, non basta più indignarsi. Occorre reagire con una vera e propria “rivolta morale e civile”, con una mobilitazione e con buone pratiche da mettere in campo per risalire la china.

Ed è quanto da un anno stiamo facendo con la piazza del sapere alla Feltrinelli, con una programmazione mensile di incontri e di eventi promossi in modo costante da una rete di associazioni impegnate sul territorio. In questo modo si è finalmente attivato con continuità un luogo al centro della città (non solo fatta di bar e negozi) in cui la cultura diventa fattore di coesione sociale, di apprendimento permanente. Un piccolo modello che si sta diffondendo anche in altre città della provincia . Inoltre, a partire da questa estate è stato offerto ogni giovedì un Cineforum di qualità per le persone che sono rimaste in città. Partiamo da queste piccole cose per smuovere quelle istituzioni locali (a partire dal comune) che continuano a rimanere inerti.

Di fronte all’alibi della scarsità di risorse economiche, sanno solo sbandierare qualche grande evento, finanziato da altri enti, che alla fine non seminano niente sul territorio. Ma devo osservare che anche i grandi artisti casertani (famosi nel mondo) non fanno molto per questa città. E’ giunto il momento anche per loro di scendere in campo, di dedicare un poco del loro tempo prezioso e di attenzione per dare un’anima, una identità a quello che Marilena Lucente ha definito un “deserto culturale”.

Per questo avanzo una proposta a Mesolella (ed agli altri artisti illustri da lui citati: dagli Avion Travel ai fratelli Servillo fino a Fausta Vetere): proviamo a mettere insieme le forze più vivaci della nostra città – dal mondo dell’arte e della cultura con la rete di associazioni del terzo settore e del volontariato – per organizzare in ottobre un evento teso a risvegliare la coscienza civile e politica, a stimolare percorsi di cittadinanza attiva e di partecipazione consapevole.

*Vicepresidente nazionale Aislo

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