Subisce un’altra sprangata il progetto di riqualificazione del comparto C2 Nord-Ovest di via Libertà a Sant’Arpino. In aggiunta ai problemi urbanistici riguardanti l’housing sociale, con l’avvio del procedimento di annullamento dei permessi di costruire delle opere di urbanizzazione primaria, si prospetta un altro clamoroso altolà agli interventi di recupero della zona. Il capo dell’Utc Vito Buonomo infatti è molto scettico nell’aggiudicare la gara del project financing per l’affidamento ventennale dell’esecuzione e gestione di un parco pubblico con annessa area mercato. Al centro di quello che si preannuncia di diventare un altro “caso” c’è sempre la ditta di Santolo D’Ambra, già coinvolta nell’intricata vicenda dell’housing sociale. Se per gli alloggi destinati alle giovani coppie si tratta di lavori iniziati nel 2013 (Buonomo non era alla guida dell’Utc) per quanto concerne il progetto di finanza i verbali di gara sono stati pubblicati sull’albo pretorio del Comune lo scorso 16 aprile. E proprio per evitare che l’ente possa trovarsi tra le mani un’altra patata rovente il responsabile dell’Urbanistica è intenzionato a correre ai ripari fin da subito.

Vito Buonomo

Buonomo nutre forti dubbi su due aspetti in particolare. Il primo si riferisce al lato economico-finanziario: la ditta non ha avanzato offerte migliorative, né ribassi. Il secondo riguarda la mancanza di alcuni requisiti per partecipare al bando, non a caso D’Ambra ha fatto ricorso al cosiddetto avvalimento (cioè all’accordo con un’altra azienda) per colmare la lacuna. Ma secondo il capo dell’Utc restano in piedi troppe perplessità. Anche perché il nominativo della ditta di cui si sarebbe avvalso D’Ambra è stato indicato solo in sede di gara. Da qui la ferma volontà di annullare tutto. Almeno così sembra, anche se Buonomo ci ha abituato a repentini stop and go. E non ci scandalizzerebbe più di tanto se assistessimo a un clamoroso capovolgimento di fronte. Va detto però che in questa circostanza difficilmente ci saranno sorprese. La gara, alla quale ha partecipato soltanto la ditta di D’Ambra, non sarà aggiudicata. Il project financing per l’affidamento della progettazione, esecuzione e gestione di un parco pubblico con annessa area mercato è stato oggetto anche di un esposto di un’altra azienda, inviato ai vertici del Comune, alla Prefettura, alla magistratura e all’Anac. In realtà si dovrebbe trattare di un esposto apocrifo. Su richiesta del Comune di Sant’Arpino l’Autorità nazionale anticorruzione ha già aperto un fascicolo con la richiesta di una relazione concernente “il ruolo dell’Asmel, l’avvenuta verifica in capo all’operatore economico promotore ed aggiudicatario dei requisiti per la partecipazione alla procedura e per l’esecuzione dell’intervento, la figura del progettista incaricato delle relative prestazioni”. Ma, come già detto, la relazione da inviare all’Anac potrebbe essere inutile perché stavolta l’Utc giocherà in anticipo e annullerà la gara. Game over.     

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