Ne abbiamo già ampiamente parlato: è finito nel mirino degli inquirenti il concorso interno concorso interno indetto dal Comune di Orta di Atella per accedere alla categoria D1 di caposettore, che consente al vincitore di intascare ben 12mila euro all’anno in più come indennità di funzione. Sulla scrivania della magistratura è approdato un dettagliato esposto nel quale si denunciano brogli in atto per far vincere Carlo Mozzillo, responsabile Ced, inquadrato nella pianta organica grazie a un concorso truccato, come da sua stessa ammissione, dall’allora sindaco Angelo Brancaccio. Mozzillo fu raccomandato dal suocero Carmine Vozza, che noi di Campania Notizie abbiamo amabilmente denominato “Il Collocatore”. Infatti, sempre grazie a Brancaccio, che ha “confessato” anche questo, fece assumere la figlia Natalia, moglie di Carlo Mozzillo, all’Arpac, a quei tempi di “proprietà” dell’Udeur di Mastella. Brancaccio per far prendere il posto fisso Natalia Vozza si rivolse al compianto Antonio Fantini, allora leader regionale del partito. Torniamo all’esposto, che seppur apocrifo racconta fatti e circostanze riscontrabili. Al bando avrebbero partecipato solo 2 concorrenti. Secondo il denunciante l’esito del concorso sarebbe scontato: vincerà Carlo Mozzillo, grazie a presunti favoritismi da parte degli amministratori in carica. La famiglia Vozza ha sostenuto alle ultime comunali la coalizione capeggiata dal sindaco Vincenzo Gaudino. Ma questo è niente. Carlo Mozzillo non avrebbe i requisiti per diventare caposettore essendo stato destinatario di un provvedimento di censura scritta avviato dall’allora segretario comunale Egizio Lombardi nel 2011 e conclusosi nel 2012 con l’irrogazione di un rimprovero scritto. E in effetti, salvo che non si tratti di atti taroccati, l’autore dell’esposto allega sia il provvedimento di avvio del procedimento disciplinare, sia la conclusione di tale provvedimento che si chiude con l’irrogazione della sanzione a carico di Carlo Mozzillo (link in basso). Nell’esposto si fa un chiaro riferimento al ruolo di Fabrizio Frascà che, nella qualità di selezionatore, sarebbe stato incaricato di far vincere Mozzillo. Secondo il denunciante un modo furbo per tutelare la politica da eventuali guai giudiziari ma che metterebbe nei pasticci Frascà. Se dovesse davvero vincere il concorso il genero di Carmine Vozza sarebbe lui l’unico colpevole essendo il responsabile del procedimento. Gli conviene vivere le pene dell’inferno per fare un favore, come si legge nell’esposto, agli amministratori locali? Un consiglio spassionato a Fabrizio Frascà. Uno perbene come lui, l’unico neo è qualche parente poco raccomandabile ma i parenti non si scelgono, non è adatto a stare in un ambiente ostile come quello della macchina amministrativa di Orta di Atella. Il suo habitat naturale è l’Emilia Romagna. Faccia richiesta di trasferimento a Parma, splendida città universitaria. Lì si troverebbe che è una meraviglia. Faccia presto. È meglio per lui.

Mario De Michele

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