«Anche in questo scorcio di fine anno nel popoloso quartiere partenopeo del Vomero ci ritroviamo con i problemi di sempre, con una micro delinquenza e con le baby gang ancora più agguerrite, come dimostra il grave episodio avvenuto ieri sera, intorno alle 20, quando, nella centralissima via Morghen, sette giovani dei quali uno solo maggiorenne, hanno tentato il furto di un albero di Natale, esposto fuori al negozio di un fioraio, minacciando e aggredendo le tre persone presenti in quel momento nei locali dell’attività commerciale, le quali, per le ferite riportate, sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari. Individuati, i giovani sono stati di lì a poco bloccati dai carabinieri, intervenuti sul posto, risultando tutti incensurati. I minori sono stati poi affidati alle rispettive famiglie». A intervenire ancora una volta sulla difficile situazione che si registra al riguardo nel quartiere collinare, da diverso tempo a questa parte, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che, oltre ad aver promosso, in passato, un flash mob per dire basta a questi gravi episodi delinquenziali, ha fondato sul social network Facebook un comitato contro la movida violenta e le baby gang, che conta oltre 700 iscritti. «Purtroppo – afferma Capodanno – i raid di questi giovani continuano, senza che si riescano a porre argini. Un episodio, quello registrato in quest’ultimo fine settimana, di una gravità inaudita che ripropone anche il problema di modificare la legislazione circa la punibilità dei minorenni che, rispetto ad atteggiamenti che emulano palesemente quelli dei boss della camorra, andrebbero arrestati e tenuti nelle patrie galere e non riaccompagnati a casa, quando pure si riesce ad acciuffarsi, con al massimo una tirata d’orecchie». «Anche questo grave episodio – continua amareggiato Capodanno – è destinato a rimanere alla ribalta delle cronache per qualche giorno, per poi finire nel silenzio più assoluto senza che si assumano provvedimenti atti ad arginare i sempre più frequenti fenomeni delinquenziali che vedono il Vomero non solo al centro delle azioni della criminalità organizzata, con l’usura e il racket e con il riciclaggio di danaro sporco, ma anche delle aggressioni delle cosiddette baby gang, formate per lo più da minorenni. Inoltre c’è il rischio concreto che eventi più o meno analoghi a quello accaduto ieri sera, restino nell’ombra, a ragione del fatto che i cittadini spaventati e sfiduciati, sbagliando, per paura non sempre denunciano le numerose angherie alle quali sono quotidianamente sottoposti». «Il Vomero, purtroppo, si è trasformato, in questo scorcio di secolo, in una sorta di nuovo Bronx metropolitano – puntualizza Capodanno -. Per porre un argine ai sempre più frequenti fenomeni delinquenziali non sono certamente sufficienti le tante postazioni installate anni addietro nel quartiere per la videosorveglianza. Occorrerebbe aumentare la presenza delle forze dell’ordine, ripristinando nel contempo le figure del poliziotto di quartiere e del carabiniere di prossimità. Ma, fino ad oggi, tutti gli appelli rivolti al riguardo sono rimasti inascoltati». Sui problemi generati al Vomero dalla recrudescenza della macro e dalla micro delinquenza, testimoniata anche da quest’ultima vicenda, Capodanno chiede un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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