Almeno abbiate la bontà di cambiarle nome. Gaetano Scirea si starà rivoltando nella tomba per le condizioni oscene in cui versa la strada di Orta di Atella a lui intitolata. Chiamatela via della Monnezza e del Degrado. La via è sistematicamente lasciata nell’abbandono dall’amministrazione comunale targata Vincenzo Gaudino. A questo punto ci si chiede: ma l’assessore all’Ambiente, nonché vicesindaco, Enzo Tosti ci è o ci fa? In tutte e due i casi dovrebbe avere la dignità (ce l’ha?) di dimettersi dalla giunta con contestuale restituzione delle 10 mensilità intascate pur senza aver fatto un bel niente per quasi un anno. Lo scenario che si presenta agli occhi di chi imbocca via Scirea è da Terzo mondo. Da mesi non vengono raccolti gli ingombranti e i rifiuti speciali e pericolosi. La strada è invasa da immondizia di ogni tipo: materassi, divani, sedie, mobili, pneumatici e sacchi di plastica. Insomma c’è di tutto e di più. Già qualche tempo fa Campania Notizie segnalò il disastro di via Scirea. Il Comune fece una ripulitina in fretta e furia. Ma poi i gravi disagi sono puntualmente riemersi. Con le facce di bronzo che si ritrovano sindaco e assessori hanno fatto recapitare agli abitanti della zona una Tari aumentata rispetto allo scorso anno. I residenti, circa 80 famiglie, non ne possono più di vivere nella monnezza. Hanno contattato la redazione di Campania Notizie per “fotografare” la pietosa situazione. Hanno chiesto più volte l’intervento degli amministratori locali, ma loro hanno sempre fatto spallucce senza mai intervenire con un’azione di controllo e prevenzione. I cittadini di via Scirea si stanno organizzando per promuovere un comitato civico per salvaguardare il loro diritto alla salute e alla vivibilità. Per non parlare delle condizioni catastrofiche del manto stradale. Un colabrodo ha meno buchi. E al Comune tutti dormono sonni tranquilli. Si svegliano solo a fine mese. Quando c’è da incassare la cospicua indennità di carica che va dai 900 euro dell’assessore Eugenia Oliva ai 3.500 euro del sindaco Gaudino. Lo slogan elettorale del centrosinistra era “Cambiare tutto”. Sono stati coerenti. Hanno cambiato gli importi delle indennità di mansione. Si sono aumentati lo stipendio.

Mario De Michele

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