Ospedale
E’ stato rinviato a giudizio per omicidio colposo il medico di guardia dell’ospedale Galliera che segui’ le fasi precedenti al parto di una bimba nel corso del quale il feto mori’. Il rinvio a giudizio e’ stato disposto stamani dal gip del tribunale di Genova Roberta Bossi. Decisiva la perizia disposta dal tribunale che ha evidenziato che furono sottovalutati chiari segni di sofferenza fetale.

La tragedia risale al marzo del 2010 e il perito nominato dalla pubblica accusa, il dottor Luca Tajana, aveva gia’ ravvisato gli estremi di una colpa medica. “Vennero sottovalutati i primi segni del tracciato cardiaco – scrive Tajana nella sua relazione – non furono presi in considerazione dal medico di guardia i successivi tracciati e non fu presa in considerazione una decisone ostetrica di strategia del parto”. “La bambina e’ morta per una prolungata ipossia – scrive ancora Tajana – ci sono stati difetti nel carattere dell’assistenza ostetrica”. La madre della piccola vittima, una trentaduenne genovese le cui iniziali sono V.S., e il padre, un genovese di 36 anni, si erano rivolti agli avvocati Riccardo Pedulla’ e Giusy Morabito. Secondo quanto appreso le contrazioni erano state indotte alla donna attraverso l’uso di un specifico gel. La trentaduenne aveva quindi affrontato un travaglio di quarantotto ore che aveva preceduto un parto naturale. Il parto era stato effettuato quando la dilatazione aveva raggiunto i cinque centimetri. Nonostante questo non era stato effettuato il taglio cesareo. La bimba aveva sofferto durante il parto. Quando era venuta al mondo era morta soffocata.

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