Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha scoperto una frode eseguita da 4 imprenditori che acquistavano autovetture dai paesi della Comunita’ europea – Germania, Olanda, Belgio e Francia – e successivamente, evitando di farle risultare nella loro contabilita’, simulavano la loro vendita

attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con la conseguente evasione delle imposte dirette e dell’Iva. La pratica e’ di solito chiamata “frode carosello”. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno coinvolte 5 societa’, due delle quali avevano il compito di acquistare le auto con “operazioni conduit” che consentivano agli imprenditori di sfruttare a proprio vantaggio le previsioni normative in materia di Iva e di collocare le auto sul mercato nazionale a prezzi inferiori di quelli di mercato in quanto omettendo di versare all’Erario l’imposta di valore aggiunto e non dichiarando i proventi derivanti dal commercio dei mezzi. Complessivamente sono state commercializzate auto per circa 7 milioni di euro, con la conseguente evasione di Iva di circa 2 milioni di euro. Stando alle indagini il rappresentante legale di una delle societa’ stava procedendo all’occultamento delle auto per evitare il sequestro, ma le Fiamme gialle, durante la notte lo hanno impedito sequestrando le vetture per un valore di circa 500mila euro. L’operazione si e’ conclusa con la denuncia all’autorita’ giudiziaria di P.F. di Macerata Campania, S.L. di Capodrise, M.S. di San Prisco e G.M. di Portico di Caserta. Il pm della Procura Sammaritana, Antonella Cantiello, ha chiesto il rinvio a giudizio dei responsabili per il reato di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. E’s tato, inoltre, segnalato all’autorita’ anche un uomo di Cosenza, A.B., accusato degli stessi reati.

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