Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha ricordato la il disastro di Balvano nel suo 77esimo anniversario. Si tratta del più grave disastro ferroviario italiano, costato secondo le stime ufficiali 517 morti, ma molto probabilmente furono 600. Il treno 8017 partì da proprio da Napoli. Ad un certo punto dovette essere trainato da locomotive a vapore, poiché una parte della linea ferroviaria non era servita da energia elettrica. Sul treno salirono centinaia di viaggiatori provenienti essenzialmente dai comuni situati tra Napoli e Salerno. Ad un certo punto, giunti in una galleria di Balvano, macchinista e fuochista della locomotiva di testa si accorsero che vi era un a saturazione di anidride carbonica: Innestarono la retromarcia. Macchinista e fuochista della carrozza di testa che seguiva interpretarono la manovra come una perdita di potenza e, dunque, cominciarono a spingere. Fu un disastro. Tantissimi i morti campani.  

“Ricordiamo oggi, a distanza di 77 anni, il disastro di Balvano – scrive il presidente della Regione De Luca -. l’incidente ferroviario avvenuto il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione di Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza. Siamo vicini alle famiglie di quanti persero la vita in una tragedia che provocò 600 morti, molti dei quali campani. E desidero ringraziare il sindaco Costantino Di Carlo, che oggi renderà omaggio a quelle vittime anche a nome della Regione Campania. Era nostra intenzione essere presenti, e siamo certi che presto ciò potrà sicuramente avvenire.

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