Docenti precari pronti a licenziarsi per studiare nei prossimi mesi. È bagarre sulla mancata messa a disposizione della banca dati dei test per il prossimo concorso a cattedra che consentirà di assumere i professori per le scuole secondarie. I sindacati chiedevano che le domande del prossimo quizzone venissero estratte da una batteria di test comunicata qualche settimana prima ai candidati. E invece dal ministero dell’Istruzione è arrivato un no secco che rischia di far slittare il concorso e di dare il là alla protesta dei sindacati. Nel Salernitano 3mila supplenti con esperienza sono in forte agitazione: speravano che il ministro Lucia Azzolina acconsentisse alla richiesta di una banca dati per meglio armonizzare la preparazione al concorso e proseguire l’attività didattica nelle scuole dove stanno lavorando.

«Invece ci viene imposto un quizzone che ci priva della giusta serenità per affrontare il concorso della vita», dice il gruppo dei prof precari salernitani. «Per la selezione dei precari la procedura concordata è quella del concorso straordinario: e qui ci siamo – denuncia Pino Turi, segretario nazionale Uil scuola – Ma se da un lato si tesse dall’altro si sfila. In qualunque concorso si offrono gli strumenti per essere nelle condizioni di fare bene. Qui no”.

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