”Obiettivo prioritario della collaborazione tra gli assessori all’Edilizia Scolastica di Provincia e Comune di Napoli e’ quello di lavorare ad un piano coordinato al fine di ridurre i fitti passivi e investire nella qualificazione dei plessi scolastici”. Lo ha dichiarato l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica, Marco Di Stefano, a margine dell’incontro avuto con l’assessore, suo omologo, al Comune di Napoli Annamaria Palmieri. ”Cosi’ come fortemente voluto dal presidente della Provincia, Luigi Cesaro, la Giunta provinciale lavora in stretta sinergia con le altre istituzioni del territorio e con il Comune di Napoli – ha proseguito Di Stefano – L’incontro di oggi e’ di fondamentale importanza tenuto conto del fatto che dei 314 plessi scolastici della provincia di Napoli, un terzo ricadono nel territorio di Napoli. L’intesa con l’assessore Palmieri ci permette di lavorare con efficacia ed in tempi rapidi. Gli strumenti finanziari non mancano, ci sono i cospicui fondi del Cipe che ammontano a 27 milioni di euro, a questi si aggiungono gli oltre 4 milioni e 600 mila euro del Fesr, gli stanziamenti della Regione Campania ed i fondi del Fas”.

La Provincia di Napoli, ha spiegato l’assessore Di Stefano, “sta lavorando ad un grande piano per l’edilizia scolastica che complessivamente tra gli stanziamenti gia’ effettuati ed i successivi, (a valere sugli avanzi economici e di amministrazione dell’Ente provinciale), complessivamente, sfiorera’ i 200 milioni di euro. Il piano provinciale di riduzione dei costi di locazione da terzi e’ oggetto di una delibera straordinaria della Giunta provinciale, approvata il 4 agosto scorso, e che prevede la riduzione del 20 per cento dei costi sostenuti dall’Ente per i fitti da terzi”. “Il piano provinciale dedicato all’edilizia scolastica – ha proseguito – prevede la razionalizzazione delle strutture e riprogramma, in maniera coordinata, i finanziamenti gia’ disponibili e quelli di prossima disponibilita’. per locazioni”. ”La platea scolastica della Provincia di Napoli e’ composta da oltre 180mila studenti e raggiunge le 200mila unita’ se si considera il personale docente e non docente. Stiamo dunque parlando di altrettante famiglie e di circa il 20 per cento della popolazione”, ha concluso Di Stefano.

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