Cambia il turismo in Campania, e in particolare nelle isole del Golfo di Napoli: non piu’ vacanze di due settimane, o magari un mese, negli appartamenti in fitto, ma solo weekend da ‘toccata e fuga’.

Effetti della crisi economica, che colpiscono bar e ristoranti che nel luglio appena passato hanno dovuto concentrare gran parte della loro attivita’ nelle giornate di venerdi’ e sabato. L’allarme lo lancia il sindaco di Procida, Vincenzo Capezzuto, in occasione di un primo bilancio della stagione estiva 2011 che si prepara al periodo di maggiore afflusso di turisti, quello di Ferragosto: “Il problema non riguarda solo Procida, ma il contesto generale del turismo in Campania”, spiega all’ADNKRONOS Capezzuto. “La possibilita’ di lavorare, per i nostri operatori – aggiunge – si concentra il venerdi’ e il sabato, la domenica e’ gia’ una giornata di rientro. Gran parte del mese di luglio e’ andata cosi'”. “Se dovessi fare un bilancio di quella che e’ stata la prima parte della stagione estiva – prosegue il sindaco di Procida – sarebbe un bilancio nettamente negativo, la crisi si sente e molto. Non e’ un problema di offerta turistica, il fatto e’ che il potere d’acquisto delle famiglie italiane e’ sceso di gran lunga. Per usare un’espressione che stanno utilizzando gli operatori del settore: le strutture rivolte a una clientela ricca lavorano, quelle che erano rivolte alla borghesia ne risentono, perche’ la borghesia e’ diventata quasi poverta’”.

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