Un gruppo di 1.370 fisici ‘cacciatori’ di neutrini e un italiano sono tra i vincitori dei premi Breakthrough 2015, il ‘Nobel’ americano sponsorizzato da aziende come Google e Facebook. Il premio per la fisica fondamentale è stato assegnato al folto gruppo di ricercatori, tra cui anche italiani dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che lavorano per capire le caratteristiche dei netrini, le particelle sfuggenti premiate in ottobre con il Nobel per la Fisica.

Il fisico teorico italiano, Leonardo Senatore, che lavora nell’università californiana di Stanford, è stato premiato nella sezione ‘Nuovi orizzonti della fisica’. La cerimonia ‘pop’ si è svolta nel centro Ames della Nasa a Mountain View, con star del calibro di Russell Crowe, Hilary Swank e una performance live di Pharrell Williams. Giunto alla sua quarta edizione, il premio multimilionario Breakthrough nasce dal contributo di alcune delle principali aziende della Silicon Valley e assegna ogni anno riconoscimenti in 3 categorie. Per la la fisica fondamentale è stato riconosciuto il lavoro fatto dai ricercatori di 5 esperimenti dedicati a svelare i segreti dei neutrini, e tra questi anche Takaaki Kajita e Arthur B. McDonald, vincitori appena un mese fa del Nobel per la fisica. Tra i premiati anche molti ricercatori italiani, impegnati nella collaborazione dell’esperimento giapponese K2K/T2K: “Questo riconoscimento premia i molti anni di sforzi per costruire, mettere in funzione e operare uno degli apparati più complessi mai realizzati nel nostro settore”, ha commentato Gabriella Catanesi, responsabile per l’Infn dei gruppi italiani nonché uno dei quattro componenti del comitato esecutivo che guida le attività dell’esperimento T2K. Il premio per la matematica è andato a Ian Agol, dell’università di Berkeley, mentre quello per le scienze della vita a 3 ricercatori americani e 2 europei. Il secondo dei 3 premi assegnati nella sezione Nuovi orizzonti della fisica è andato all’italiano Leonardo Senatore, formatosi alla Scuola Superiore Sant’Anna e la Normale di Pisa, per il lavoro fatto nello studio dei primi istanti dell’Universo.

 

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