L’azienda ospedaliera dei Colli, in un network con la pneumologia delle Università Federico II e Vanvitelli, è stata riconosciuta centro di riferimento unico per il Sud Italia per le malattie rare polmonari nell’ambito dell’European reference network-lung. Il riconoscimento di centro di riferimento è stato assegnato in virtù dei servizi dedicati alla diagnosi, alla cura e alla prevenzione delle oltre 250 forme di malattie rare polmonari. «Il nostro obiettivo – spiega Alessandro Sanduzzi Zamparelli, professore ordinario di pneumologia dell’ateneo Federico II, tra i principali responsabili ed estensori del progetto – è fornire un’assistenza clinica integrata e multidisciplinare ai malati affetti da malattie polmonari rare, in sintonia con le linee guida diagnostiche e terapeutiche europee, garantendo così ad ogni paziente l’accesso a competenze e cure eccellenti riducendo la migrazione sanitaria extra regionale». La valutazione da parte di un organismo indipendente europeo ha richiesto circa due anni ed ha preso in considerazione diversi aspetti tra i quali la centralità del paziente, la qualità dell’assistenza, l’attività scientifica delle Unità operative di Pneumologia, l’organizzazione del Centro, le attività di training e formazione e la sicurezza. Sono state inoltre giudicate le competenze e l’esperienza ultradecennale nel campo delle malattie rare polmonari, l’esistenza di risorse umane dedicate e i servizi disponibili comprensivi di laboratori d’avanguardia per la diagnostica citofluorimetrica, funzionale, radiologica e molecolare. Tutti elementi e caratteristiche valutati positivamente. «È un risultato importante – sottolinea Sanduzzi Zamparelli – soprattutto se teniamo in considerazione che presso l’ospedale Monaldi, in seno all’azienda dei Colli, insistono due unità operative di Pneumologia federiciane ed altrettante vanvitelliane, un centro di riferimento dell’ipertensione polmonare primitiva e il centro di riferimento di malattie rare della Regione Campania. Quindi parliamo di un vero e proprio network». Il riconoscimento consentirà di massimizzare l’uso efficiente delle risorse secondo una prospettiva internazionale, rafforzando la ricerca di base sulle malattie polmonari rare.

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