Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in collegamento diretto, ha annunciato l’avvio, in pratica imminente, di un lockdown in Campania. Un mese, quaranta giorni, e poi si vedrà. “I dati attuali sul contagio – ha detto – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale”. Oggi sono 2280 i positivi in Campania su 15mila tamponi

    “È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti)”. E poi una richiesta più o meno esplicita al Governo. “E’ indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. A questo punto una domanda sorge spontanea: se ci fosse un vaccino in arrivo, si tratterebbe di un ultimo, sia pur pesantissimo sacrifico. Ma se, come è probabile, il vaccino non dovesse arrivare in tempi brevi? E ci chiediamo ancora: dato che uno studio recente, collegato all’uso della mascherina e al mantenimento della distanza, indica un calo di contagiosità pari a mille volte, non sarebbe stato più utile provvedere a sanzionare pesantemente chi la mascherina non la utilizzava?

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