All’ospedale Cotugno di Napoli, attualmente sono 12 i ricoveri in terapia sub intensiva, oltretutto a fronte di una disponibilità di 8 posti letto, e 2 i pazienti in terapia intensiva, di cui 1 intubato. Guardia sempre alta dunque, ed anche per questo, in una dichiarazione all’agenzia Ansa, il direttore generale dell’Azienda dei Colli, da cui dipende l’ospedale Cotugno, ha voluto lanciare un appello a coloro che rientrano, dopo aver fatto una valutazione dell’attuale momento in Campania. ”Necessario attendere questa settimana e la prossima, che sono cruciali per una valutazione attendibile del processo di proliferazione del virus, ma sono ottimista perché come Regione stiamo facendo un’opera eccezionale di tracciamento e di circoscrizione dei soggetti positivi e dei loro congiunti”. Così, dunque, il direttore generale Maurizio Di Mauro, nella dichiarazione all’agenzia Ansa. Il direttore ha anche voluto lanciare un appello a chi rientra a non recarsi al Cotugno per effettuare il tampone e a seguire invece le procedure: ”Chi torna e non ha alcun sintomo non deve assolutamente venire qui per fare il tampone ma deve andare a casa e contattare la propria Asl che nel giro di 24-48 ore effettuerà il tampone. Venendo qui, inevitabilmente si creano assembramenti che possono essere pericolosi perché se in fila ci sono positivi possono trasmettere il virus e inoltre – ha aggiunto nella sua dichiarazione all’Ansa – ci troveremmo costretti a distrarre personale, già stanco perché in questi mesi non si è fermato mai, per assolvere a un compito che non è degli ospedali. Devono ‘correre al Cotugno solo le persone che rientrano già con sintomi quali febbre, tosse, senso di oppressione e difficoltà respiratorie. A loro offriremo verranno offerta la nostra disponibilità e le cure del caso”.  ”Penso che terminata la fase dei rientri dalle vacanze torneremo a una fase di ordinarietà in Campania per quanto riguarda i contagi. Questa settimana e la prossima sono pertanto cruciali per capire l’evoluzione del processo ma sono ottimista perché come Regione stiamo facendo un’opera eccezionale di tracciamento e di circoscrizione dei soggetti positivi e dei loro congiunti”. Così all’ANSA il direttore generale dell’Azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro, da cui dipende l’ospedale Cotugno, il quale lancia un appello diretto a chi rientra a non recarsi al Cotugno per effettuare il tampone e a seguire le procedure: ”Chi torna e non ha alcun sintomo non deve assolutamente venire qui per fare il tampone ma deve andare a casa e contattare la propria Asl che nel giro di 24-48 ore effettuerà il tampone”. Due i motivi evidenziati da Di Mauro per cui non bisogna recarsi al Cotugno dove ieri si sono registrare oltre 150 persone in fila e stamattina già si vede qualcuno. ”Venendo qui, inevitabilmente si creano assembramenti che possono essere pericolosi perché se in fila ci sono positivi possono trasmettere il virus e poi – ha aggiunto – così siamo costretti a distrarre personale, già stanco perché in questi mesi non si è fermato mai, per assolvere a un compito che non è degli ospedali e inoltre così si mette in discussione la tracciabilità del processo”. Di Mauro ha rimarcato che devono ”correre al Cotugno solo le persone che rientrano già con sintomi quali febbre, tosse, senso di oppressione e difficoltà respiratorie. A loro offriremo tutta la nostra disponibilità e competenza”.

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