Una volta, fino al 1870, c’era il potere temporale: la Chiesa si occupava anche del “governo degli uomini” (potere politico). Poi i processi socio-economici hanno spazzato via l’inaccettabile sovrapposizione. Al Papa è stato assegnato il “governo delle anime” (potere spirituale). A Cesa il sindaco Enzo Guida ha ribaltato la Storia. E in occasione della celebrazione dell’Immacolata Concezione ha indossato l’abito corale del Pontefice adornandolo della fascia tricolore. Un potere temporale all’incontrario, insomma. Una “controrivoluzione” ancora più stupefacente se consideriamo che Guida è un brillante e iperattivo avvocato. Quindi conosce a menadito gli articoli 7 e 8 della Costituzione in cui si sancisce l’aconfessionalità dello Stato (la cui laicità è stabilita da diverse e univoche sentenze della Corte di Cassazione). Non si sa per quale motivo o in preda a quale smania il primo cittadino e la sua amministrazione comunale abbiano promosso la “Preghiera della Speranza” per i malati di Covid19, per i deceduti a causa del virus e per la protezione dell’intera comunità. A dimostrazione dell’inversione storica c’è l’annuncio ufficiale dello stesso Guida, il quale sottolinea che “si tratta di una iniziativa che abbiamo proposto al parroco don Giuseppe Schiavone che subito ha accolto l’idea”. Embè, cosa c’è di male vi starete chiedendo. Tutto.

È palese la scorrettezza personale di Guida e della maggioranza nei confronti di don Schiavone. Che bisogno c’era di sottolineare, nella nota stampa, che l’iniziativa è stata “promossa” dal Comune? Già solo per bon ton istituzionale bisognava organizzare l’iniziativa assieme al parroco. Che sarebbe stato il primo a sposare l’iniziativa. E che senso ha, da parte del sindaco, rimarcare “che subito ha accolto l’idea”? Il messaggio è solare: noi abbiamo organizzato tutto e don Schiavone si è accodato. Del resto anche le pietre a Cesa sanno che i rapporti tra Guida e il parroco non sono idilliaci. E non per colpa di don Peppino.

La manifestazione “politica” prevede che l’8 dicembre saranno accese delle candele all’esterno della chiesa di San Cesario ed in piazza De Gasperi, sede del Municipio. L’amministrazione comunale ha invitato la popolazione ad accendere candele bianche sui balconi delle abitazioni. Ad un’iniziativa ideata dal primo cittadino sarebbe mai potuta mancare la diretta Facebook? Nemmeno a pensarlo. Sarà tutto live. Il Covid è una tragedia che ha duramente colpito la comunità di Cesa, che ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite e di malati. Ma molti governanti locali stanno “utilizzando” l’emergenza Coronavirus per giustificare le carenze amministrative e mascherare ritardi ed errori. Non sarà il caso di Guida ma qualche dubbio inizia a sorgere. Anche perché la contrapposizione con il parroco non trova nessun fondamento in motivazioni ideologiche. Non si tratta di un duello tra don Camillo e Peppone. Enzo Guida sta al comunismo come Salvini sta all’integrazione degli immigrati. Se vede sventolare un drappo rosso si incazza più di un toro.

Allora cosa cova sotto le ceneri? La buttiamo sullo scherzo: forse Enzo Guida sogna di fare sia il sindaco che il parroco di Cesa. E lo stesso uomo avrà le redini del governo degli uomini e di quello delle anime. I cittadini potranno rivolgersi a lui per problema amministrativo e per una messa cantata.

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