Non mancano di certo, in questo periodo, coloro che sono sempre pronti a puntare l’indice contro assembramenti, più o meno reali, o contro coloro che non indossano la mascherina alla perfezione. Qualche giorno fa nel mirino è finita anche la Santa Messa celebrata da don Antonello Giannotti, un parroco che a Caserta è una celebrità per le tante iniziative che mette in piedi e per la capacità, sensazionale, di riempire le chiese. E allora don Antonello ha voluto fare chiarezza, inviando una foto della celebrazione effettuata nella Chiesa del Buon Pastore, ed indirizzando un accorato messaggio alla collettività. “Con il fine di voler fare chiarezza e non di alimentare ulteriori polemiche, soprattutto verso quei fratelli e sorelle esasperati dalla pandemia, quanti sono stati costretti a chiudere gli esercizi a tempo indefinito ed esprimendo la massima solidarietà per tutti tutti coloro che vivono dei forti disagi in questo momento particolare, pubblichiamo una foto che ci è stata inviata nella giornata di ieri e mostra una realtà completamente diversa da quella rappresentata da alcune foto e video in occasione delle Sante Messe della domenica delle Palme , con inquadrature e prospettive singolari, che sono circolate sui social e che hanno generato turbamento in alcune persone. In realtà, come possono testimoniare tutti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni, non c’ è stato alcun pericoloso assembramento e come si evince dalla foto, erano presenti sicuramente tante persone, ma sul sagrato erano tutte regolarmente distanziate e con la mascherina. La Parrocchia – prosegue don Antonello -, oltre alle disposizioni già in vigore (adesivi sui banchi per posti distanziati, mascherina sia al chiuso che all’aperto obbligatoria, assenza di coro, segno di pace senza contatto fisico, igienizzazione della mani con gel a disposizione di tutti agli ingressi, prassi in sicurezza per la distribuzione dell’Eucarestia, etc) ha predisposto delle ulteriori misure, come quella di evitare la benedizione dei rami di ulivo per evitare scambi e contatti ed ha organizzato un servizio di sicurezza, gestito dagli scout e dai volontari, per regolare il deflusso e controllare che tutte le persone sul sagrato rispettassero le norme di sicurezza.Purtroppo non è possibile intervenire oltre lo spazio privato del sagrato, ne sostituirsi alla pubblica autorità in caso qualcuno, fosse anche un passante o un curioso, decida di non rispettare le regole. Su questo punto la Parrocchia provvederà ad avvisare ufficialmente le forze dell’ordine, in vista della settimana Santa, per chiedere aiuto a regolamentare la presenza nei pressi della zona auspicando supporto e più controlli. La Chiesa – conclude il parroco – è impegnata in prima linea dall’inizio dell’emergenza su tutti i fronti, da quello spirituale a quello materiale nel servizio ai poveri, agli ammalati, ai bisognosi di qualunque razza e fede. L’impegno e l’auspicio è quello di fare fronte comune con tutti contro l’unico nemico, che è il virus”.

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