Affittare una casa per le vacanze rischia di diventare proibitivo per una famiglia italiana: in media i prezzi sono cresciuti dello 0,4% rispetto allo scorso anno e l’Italia risulta piu’ cara del 6% della media europea.

“Il rialzo del costo degli affitti e il peso della crisi determineranno un calo delle presenze del 15% rispetto allo scorso anno – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – i rincari maggiori si registrano in Trentino Alto Adige: rispetto al 2010 una settimana costa il 3,7% i piu’. Rincari anche in Sardegna (+1,1%), che si conferma la Regione piu’ cara, Campania (+1,5%) e Calabria (+1,3%). Ribassi invece in Basilicata (-3,1%) e in Abruzzo (-6,2%). In tutto il Paese e specie nelle regioni e nelle localita’ piu’ desiderate, affittare un appartamento e’ diventato proibitivo per una famiglia media composta da 4 persone. E’ preoccupante perche’ e’ come dire che le famiglie possono avere accesso solo a vacanze di serie B. In media in Italia una settimana di affitto costa 860 euro, il 5,7% in piu’ della media europea, ferma a 813 euro. Se in Francia, Spagna e Svezia l’affitto e’ piu’ caro che da noi, fino al 23% in piu’, in Repubblica Ceca si spende il 60% in meno, in Portogallo e in Grecia l’affitto costa tra il 22 e il 24% in meno, in Irlanda il 10% in meno.”. Un nuovo fenomeno che sta prendendo piede, spiega l’Adoc, e’ l’house sharing, o scambio case. Ci sono diversi siti web dove e’ possibile registrarsi, pagando una piccola quota, e mettersi in contatto con altri utenti per scambiarsi il proprio appartamento. In questo modo e’ possibile azzerare i costi d’alloggio di una vacanza. Secondo l’associazione sono circa 10mila gli italiani che hanno utilizzato questo servizio almeno una volta, un fenomeno che cresce del 5% l’anno.

 

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