”Non abbiamo avuto tanto paura della mafia, quanto delle istituzioni”. La butta li’ Gaetano Di Vaio, uno del produttori di ‘La-Bas’, opera prima di Guido Lombardi che sara’ alla Settimana della Critica alla Mostra del cinema di Venezia, per far capire che non e’ stato facile girare a Castel Volturno un film che fa riferimento alla strage del 18 settembre 2008, quando un commando di camorristi ha ammazzato sei ragazzi di colore.

”Il sindaco di allora, ora sotto inchiesta (Antonio Scalzone, ndr) ci ha ostacolato. Ci ha fatto capire in tutti i modi che era meglio che non parlavamo di certi argomenti, ma va detto anche che gli assessori della giunta Jervolino non ci hanno aiutato piu’ di tanto”, aggiunge Di Vaio. Il film, ha spiegato poi il regista, ”e’ stato cosi’ girato parzialmente di nascosto a Castel Volturno e nei paesi vicini”. Una curiosita’: per trovare gli attori, quasi tutti non professionisti, Lombardi ha distribuito in giro bigliettini che invitavano a fare il casting. Comunque per La-Bas (che passera’ il 6 settembre), come per Radici, il docu su Enzo Gragnaniello (il 3 settembre al Lido) e’ attesa la presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

 

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