“L’Irpinia si candida a diventare polo europeo per la cura del paziente ematologico e la ricerca in campo medico”. E’ quanto emerso in occasione del convegno, organizzato dalla sezione irpina dell’Ail e tenutosi nel convento di San Francesco a Folloni a Montella. Ad aprire i lavori Ettore Volpe, primario emerito della divisione di ematologia dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, che ha illustrato le tappe per la creazione di una rete della solidarietà, ormai trentennale, capace di supportare la ricerca e le attività tese a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da patologie oncologiche. Antonio Volpe, dirigente medico del Moscati, poi, ha illustrato, mediante l’ausilio di slide, le nuove tecniche di trapianto di midollo osseo, una realtà decennale consolidata nel contesto nazionale. Nel corso del dibattito intervenuta anche la dottoressa Anna Marro, in rappresentanza della Asl di Avellino, che ha illustrato i nuovi piani dell’azienda sanitaria locale per quanto riguarda l’organizzazione dell’assistenza domiciliare, a partire da quelli che saranno gli investimenti rivolti alle nuove tecnologie. In un contesto eterogeneo come quello irpino, l’innovazione è basilare per offrire un servizio più capillare per le comunità. Angelo Percopo, direttore dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, rispondendo all’appello di Ferruccio Capone, sindaco di Montella, ha rimarcato l’importanza di effettuare maggiore programmazione rispetto a quelle scelte che toccano la sanità.

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